Cinema Festival

Roma 2013, nostalgia brasiliana e ricordi di Fellini al Festival

Pubblicato il 10 novembre 2013 di emanuele.r

Nostalgia e ricordi venano i primi giorni del Festival del Film di Roma, sia tra le pellicole in concorso sia nelle altre sezioni: esempi perfetti ne sono Entre nos, pellicola brasiliana in concorso dei fratelli Morelli, e Federico degli spiriti, documentario di Antonello Sarno nelle Prospettive Italia Doc.
Il primo è una sorta di grande freddo brasiliano, su un gruppo di amici che nel ’92 seppellisce delle lettere profetiche e che le riesuma dieci anni dopo, con l’età e un lutto sulle spalle. Racconto generazionale per eccellenza, Entre nos però è anche un tipico filmetto nostalgico pieno dei difetti del cinema generazionale: personaggi scritti con la fotocopiatrice, intrecci banali, frasi a effetto e una pessima regia pubblicitaria. Più che Il grande freddo, pare un Moccia brasiliano.

Il secondo invece è un corto documentario di montaggio in cui Sarno racconta i giorni tra la camera ardente e i funerali di Federico Fellini, intervistando attori, registi e amici presenti, ma anche riflettendo sull’aggressione e il clamore mediatici di quei giorni. Intelligente, accurato anche nella breve durata, ironico come nei racconti di Villaggio e nell’aneddoto dei macchinisti che durante le esequie pensavano al modo in cui venivano attaccate le luci.

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