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Kevin Feige parla di Guardians of the Galaxy e della continuità nell’Universo Cinematografico Marvel

Pubblicato il 11 novembre 2013 di Marlen Vazzoler

In passato abbiamo parlato di quanto sia importante il successo di The Guardians of the Galaxy per l’introduzione di una fetta del mondo Marvel, quella legata allo spazio, nel loro Universo Cinematografico. Ma dal punto di vista economico, quanto può risultare rischiosa questa pellicola, per lo studio? Il presidente Kevin Feige ha affrontato l’argomento con Chris e Jonah della puntata 435 del Nerdist Podcast in un’intervista a tutto tondo dalla nuova sede dei Marvel Studios, che ora si trovano a Burbank, in California, all’interno della Disney.

“Non penso che sarà molto diverso rispetto il primo Iron Man. Francamente, lo sarà meno, perché l’intero destino dello studio era imperniato su quello… quello e L’incredible Hulk. E in quel momento, L’incredibile Hulk dava la sensazione, ‘Ok, tutti conoscono Hulk, [è] un personaggio popolare, è questa cosa di Iron Man, questa è un rischio’”.

Nei film realizzati fino a questo momento, abbiamo visto come lo studio, anche quando prende spunto da una storia specifica dei fumetti, la reinventa per il cinema, inserendo delle novità che la portano su un corso narrativo completamente diverso. Age of Ultron ad esempio differirà in molti aspetti dalla controparte cartacea, in primis per l’assenza di Pym. Non stupisce quindi che Feige ammetta che lo studio è arrivato a un punto in cui, si sono resi conti che è necessario essere fedeli alla continuità impostata nei film, a discapito di quella dei fumetti.

“È interessante perché adesso, che siamo al nostro decimo o undicesimo o dodicesimo film all’interno del MCU, la continuità dell’Universo Cinematografico Marvel, ci stiamo avvicinando ad un momento in cui stiamo dicendo: ‘Nei fumetti, [i personaggi] hanno fatto delle cose a questo punto, è per questo motivo per cui hanno fatto fare a questa persona questa cosa’. Se lo facessimo ora, non avrebbe alcun senso, perché abbiamo fatto diverse cose che sono uniche, in questi altri film, e adesso dobbiamo cominciare e rimanere fedeli non solo alla continuità dei fumetti; a cui non siamo mai stati fedeli [al 100%] – questa è sempre stata la nostra ispirazione – ora dobbiamo essere fedeli alla nostra continuità. Quindi, certamente nel caso di Ultron, ci sono alcuni personaggi della franchise che avrebbe senso coinvolgere in quella creazione [piuttosto] che introdurre un nuovo personaggio, fuori dal nulla, per realizzarlo. E Edgar [Wright] ha già alcune idee per i personaggi [di Ant-Man], risalenti al Comic-Con del 2006, che abbiamo voluto mantenere”.

Infine Feige ha spiegato di aver voluto rompere la formula della trilogia in Iron Man, che aveva caratterizzato altri personaggi Marvel come Spider-Man e gli X-Men, inserendo The Avengers tra Iron Man 2 e Iron Man 3, e creando in questo modo una storia a quattro puntate.

“E se guardiamo alcune tetralogie di successo, a volte sono meglio delle trilogie, perché sono liberate in un certo senso dal [dovere] completare un inizio, una metà e una fine”.

Durante il podcast Feige ha parlato dell’importanza del Comic-Con di San Diego, e di come il pubblico della Hall H funge da ‘cavia’ per le reazioni in merito al materiale che viene mostrano in esclusiva alla manifestazione. Inoltre ha spiegato che quando devono programmare le riprese di un film, do solito tendono a dare la precedenza, nella programmazione delle riprese, alle scene del film che vogliono mostrare al Comic-Con, per averle in questo modo pronte, al momento giusto.

Fonte Nerdist