Spesso tendiamo ad identificare gli attori con i personaggi che interpretano sul grande schermo. Alcune volte è così, altre ovviamente no. Lo si nota subito nel momento in cui ci si trova di fronte a loro per un’intervista. Noi di ScreenWEEK.it abbiamo però deciso di fantasticare, provando ad immaginare cosa potrebbe succedere se i protagonisti dei film dovessero prendere vita e, appunto, rilasciare interviste!
Dopo Julian (Ryan Gosling), il protagonista di Solo Dio Perdona (qui trovate l’intervista), arriva un’altra impresa a dir poco titanica, che coinvolge un altro uomo famoso per essere di poche parole: Machete (Danny Trejo), che ha recentemente fatto il suo ingresso nelle sale italiane con Machete Kills (qui trovate la nostra recensione).
Una faticaccia. Vi dico solo questo. Intervistare Machete non è cosa semplice, prima di tutto perché Machete NON RILASCIA INTERVISTE. E non fa un sacco di altre cose.
Machete sarebbe perfetto come giocatore di poker. Ha una sola espressione facciale, risponde attraverso monosillabi ed è molto difficile interpretare i suoi stati d’animo. Ma grazie ai potenti mezzi di ScreenWEEK sono riuscito ad ottenere questa intervista.
OGNI DOMANDA ERA SCANDITA DA UN BICCHIERE DI TEQUILA, E IL SOTTOSCRITTO NON REGGE BENE L’ALCOL (don’t try this at home!).
PRIMO BICCHIERE DI TEQUILA: Ciao Machete. Prima di tutto grazie per averci concesso questa intervista. So bene che non ti piacciono i riflettori…
Machete non rilascia interviste!
SECONDO BICCHIERE DI TEQUILA: Appunto. Ma cominciamo subito con la prima domanda. In qualche modo tutto questo successo ti ha cambiato?
Machete non cambia!
TERZO BICCHIERE DI TEQUILA: La tua violenza è sempre finalizzata ad una giusta causa. Anche tu come Machiavelli sei del parere che “il fine giustifica i mezzi”?
Machete non giustifica!
QUARTO BICCHIERE DI TEQUILA: Sei un tipo di poche parole, come Clint Eastwood…
…
QUINTO BICCHIERE DI TEQUILA: Hai molto successo con le donne, qualche tattica di seduzione da consigliare a tutti i tuoi fan?
Machete improvvisa!
SESTO BICCHIERE DI TEQUILA [L’alcol comincia a fare effetto]: Secondo me in fondo sei un tenerone…
Ecco, a questo punto il buio. Ricordo di essermi svegliato il giorno dopo in un alberghetto scassato. L’igiene non era il massimo e avevo un tremendo mal di testa. Dovuto sicuramente all’alcol, ma anche ad un bernoccolo che avevo dietro la nuca. Forse a Machete certe cose non vanno dette, o forse possono dirgliele solo determinate persone. Resta il fatto che sul comodino ho trovato questo messaggio:
Il proprietario dell’albergo mi ha poi raccontato il resto: al sesto bicchiere di tequila sono svenuto (l’avevo detto che non reggo l’alcol!), sbattendo la testa sul pavimento. Machete mi ha soccorso, mi ha portato in albergo, si è assicurato che stessi bene ed è sparito pagandomi la stanza. Come si può non adorare un uomo del genere?