È partita lo scorso sabato nella capitale nipponica l’edizione 2013 del Tokyo Filmex, un festival a cadenza annuale nato nel 2000 per volontà dell’Office Kitano, la compagnia di Kitano Takeshi. L’intento iniziale, vivo del resto ancora oggi, era quello di dare visibilità e lanciare lavori nuovi o poco conosciuti, concentrandosi specialmente sul cinema autoriale proveniente dal continente asiatico. Con gli anni il festival, in cui la presenza dell’Office Kitano ha lasciato posto anche ad altri sponsor trasformandosi così in una partnership, è diventato anche un’occasione per presentare al pubblico giapponese film passati nei circuiti festivalieri più importanti come Cannes e Venezia.
Fra i 26 film presentati quest’anno infatti ci saranno A Touch of Sin il film di Jia Zhangke presente e premiato a Cannes e An Episode in the Life of an Iron Picker di Danis Tanović, vincitore del Gran Premio della Giuria al festival di Berlino di quest’anno. Nella competizione ufficiale gareggieranno 10 lavori, provenienti da Giappone, Filippine, Cina, Israele, Tailandia e Georgia, insomma una panoramica sul cinema indipendente asiatico che ha pochi rivali fra le altre manifestazioni festivaliere. Fra i film più attesi c’è sicuramente The Horses of Fukushima, un documentario realizzato da Matsubayashi Yojyu, regista che aveva già ben impressionato anche a livello internazionale, con il suo “FUKUSHIMA: Memories of the Lost Landscape” uno dei pochi lavori sulla tragedia giapponese che riusciva a rendere per immagini tutte le problematiche del disastro dell’11 marzo.
Ecco il trailer: