LA RECENSIONE NON CONTIENE SPOILER
RIPUBBLICHIAMO LA RECENSIONE SCRITTA IN OCCASIONE DEL FESTIVAL DI ROMA il 14 NOVEMBRE
Lo scorso anno Hunger Games, l’adattamento del primo romanzo della trilogia scritta da Suzanne Collins, si rivelò una delle più grandi sorprese della storia del cinema. Un primo capitolo capace di incassare oltre 150 milioni di dollari nel primo weekend di programmazione negli Stati Uniti (mai successo prima), paese dove la saga era molto conosciuta e l’attesa nei confronti del film era alle stelle. Il mercato italiano era troppo acerbo per accogliere il fenomeno e comprenderlo pienamente, ma una scintilla venne accesa e io stesso rimasi particolarmente colpito dalla pellicola diretta (e scritta) da Gary Ross, un blockbuster avvincente che puntava su un grande cast e forti emozioni sul grande schermo.
Un anno e mezzo dopo ci prepariamo ad accogliere quello che è stato definito in molte occasioni il film più atteso dell’anno, e lo è anche in Italia dove nel corso dei mesi la scintilla si è trasformata in un vero e proprio incendio grazie all’elevato numero di copie vendute di libri, dvd e blu-ray, e all’aumento esponenziale della popolarità della saga: non a caso il Festival di Roma ha accolto la première italiana del sequel alla presenza di regista e cast.
Stiamo parlando ovviamente di Hunger Games – La Ragazza di Fuoco, presentato questa mattina alla stampa nella sezione Fuori Concorso del Festival Internazionale del Film di Roma e pronto per essere proiettato questa sera agli appassionati. La storia inizia pochi mesi dopo la fine dei terribili 74esimi Hunger Games, che avevano visto trionfare per la prima volta non uno, bensì due tributi: Katniss Everdeen (Jennifer Lawrence) e Peeta Mellark (Josh Hutcherson). Il gesto finale disperato della ragazza (la minaccia di duplice suicidio) aveva ingannato e costretto Capitol City a piegarsi e accettare la loro salvezza. Quel gesto non è rimasto senza serie conseguenze, per tutti quanti. A Panem infatti molti distretti hanno iniziato a ribellarsi perché hanno compreso che la dittatura in qualche modo può essere contrastata, mentre Katniss viene minacciata direttamente dal Presidente Snow (Donald Sutherland) e ritenuta responsabile di tutto questo. Se durante il Tour della Vittoria che sta per compiere insieme a Peeta non riuscirà a calmare gli animi dimostrando che il suo gesto estremo è stato solo frutto dell’amore incondizionato nei confronti di Peeta, a pagare saranno i suoi amici, la sua famiglia e tutti coloro che ama, compreso Gale (Liam Hemsworth).
Nonostante la volontà di Katniss di far tornare tutto al proprio posto sia presente, le cose non vanno come previsto e gli animi nei distretti non sono mai stati così accesi. Senza volerlo si è trasformata nel simbolo della loro ribellione, e la stessa Mockingjay (la ghiandaia imitatrice appuntata sulla sua divisa da tributo) è divenuta ormai il marchio dei ribelli. Capitol City opta quindi per un’elegante sistema per uccidere Katniss e stroncare la speranza dei cittadini: trasformerà i 75esimi Hunger Games, una particolare Edizione della Memoria che si tiene ogni 25 anni, nei giochi più spietati mai visti perché a combattere saranno i vincitori ancora in vita dei vari distretti. Katniss e Peeta, unici vincitori del Distretto 12 insieme al loro mentore Haymitch (Woody Harrelson), dovranno tornare nell’unico luogo al mondo in cui non vorrebbero mai mettere più piede: l’Arena. Questa volta non ci sarà spazio per due vincitori, e dopo questi Giochi niente sarà più come prima.
Il nuovo regista Francis Lawrence (Io Sono Leggenda) e gli sceneggiatori Michael Arndt e Simon Beaufoy (entrambi premio Oscar) hanno raccolto il testimone con grande intelligenza. La prima pellicola aveva evidenti limitazioni imposte da un budget ridotto (la Lionsgate era alla canna del gas), ma Gary Ross era riuscito perfettamente a ricreare il mondo di Panem: in modo impeccabile per quanto riguarda i personaggi grazie ad un cast di primo livello, positivamente per costumi e scenografie, e solo sufficientemente per l’aspetto visivo e le integrazioni di CG. Il nuovo team ha gestito il nuovo budget e il successo incredibile mantenendo tutto quello che di buono c’era in Hunger Games, e migliorando tutto quello che era possibile migliorare. Il risultato è notevole sotto ogni punto di vista, ma anche perché la sensazione di familiarità rimane: La Ragazza di Fuoco infatti non spiazza gli spettatori e rispetta quanto già arrivato prima sullo schermo. Più che essere il fratello maggiore e muscoloso, questo sequel è la fisiologica e naturale evoluzione del primo capitolo, e di questo ringraziamo perché era essenziale non rinnegare quanto di buono era stato fatto.
La vera forza del film è però la qualità dell’adattamento del romanzo di partenza. È allo stesso tempo uno dei più fedeli mai realizzati, e i fan impazziranno per questo, ma è perfetto anche per chi non conosce bene i meccanismi della saga. La Ragazza di Fuoco ha ritmo, azione, sentimento, anima e cuore. Non c’è un attimo di respiro, sia nella prima parte dove la tensione drammatica è in crescita costante, sia nella seconda dove ancora una volta lo spettatore entra nell’arena insieme a Katniss e ai suoi protagonisti. Non sono praticamente arrivate immagini dell’ultima ora di pellicola, e chi non ha letto il libro non sa davvero cosa aspettarsi dalle nuove sadiche trappole degli strateghi fino allo scioccante finale. In ogni caso tutti, fan e non, si ritrovano ad avere la massima empatia nei confronti dei protagonisti, conosciuti e nuovi, come l’incredibile Johanna Mason (Jena Malone) e Finnick Odair (Sam Claflin).
Vorrei raccontare molto di più e entrare nel dettaglio, ma non è ancora il momento per una recensione spoiler (il film esce a fine mese) e ci sarà tempo per un altro commento approfondito. Basta per ora dire che è seminato per tutta la sua durata di sfumature, a livello visivo e di sceneggiatura, davvero notevoli. Un solo esempio: il presidente Snow che beve dal suo calice, e quando lo appoggia il liquido contenuto si colora di rosso sangue. Un piccolo momento, non presente nel libro, che farà gongolare i lettori che ne conoscono il motivo, e accenderà la curiosità dei restanti spettatori. Moltissimi gli esempi come questo di perfetto bilanciamento tra fedeltà necessaria e dovuta ai milioni di fan, e messa in scena e resa cinematografica, che non possono mancare per garantire l’accessibilità a tutti.
Del cast non serve nemmeno parlare, vista la qualità delle interpretazioni di tutti gli attori, dalla perfetta Jennifer Lawrence sino a new entry come il premio Oscar Philip Seymour Hoffman. Francis Lawrence tira le redini mescolando abilmente i vari elementi, ben dirigendo sia le scene d’azione che i momenti più intimi e drammatici, e soprattutto… questa vediamo gli hovercraft decollare e volare! Perfette le musiche di James Newton Howard, che riprende i temi principali e li rielabora, in particolare Horn of Plenty. Un sequel a dir poco impeccabile, oltre le già elevate aspettative della vigilia.
Voto: 9
Hunger Games – La Ragazza di Fuoco uscirà in Italia il 27 novembre 2013. QUI trovate la fanpage italiana su Facebook. Per maggiori informazioni potete inoltre consultare le nostre News dal Blog.