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Roma Fiction Fest 2013, Rachelle Lefevre e Dean Norris escono dalla “cupola”

Pubblicato il 07 ottobre 2013 di emanuele.r

Passione per il proprio lavoro e scegliere oculatamente i prodotti in cui si mette la faccia. Potrebbe essere il segreto di Rachelle Lefevre e Dean Norris, i due intepreti di Under the Dome ospiti alla 7^ edizione del Roma Fiction Fest. “Entrambi amiamo le serie in cui abbiamo lavorato e accettiamo un progetto solo se siamo convinti di ciò che facciamo”.
La domanda è quindi automatica: cosa li ha convinti di Under the Dome? “Per me – dice Lefevre – è lo Steven al quadrato, l’unione tra Spielberg produttore e King autore del romanzo di partenza. Sono due grandi narratori che mi hanno dato la possibilità di interpretare un personaggio femminile forte, che non segue gli uomini reagisce agli eventi ma agisce in prima persona. Non cedo, nonostante tutta la merda che gli capita”. Norris invece è stato attratto da un personaggio che sembra “un rettile, che attacca al primo movimento dell’avversario, un uomo libero e selvaggio, senza gabbie. E’ un personaggio molto divertente”.

Il successo di Under the Dome, rinnovato per una seconda stagione costringendo gli autori a tradire lo sviluppo narrativo del romanzo, è da ricercare soprattutto nello spunto di partenza: “E’ una situazione universale – secondo Norris -, la paura dell’apocalisse che ogni generazione ha vissuto in modo diverso: la guerra fredda, il terrorismo, i terremoti e le calamità naturali tutto è condensato dalla cupola e dalla sensazione della tragedia imminente”. Entrambi gli attori però sono preparati a uno show che cambia le carte in tavola rispetto al romanzo: “Nessuno di noi due ha letto il libro – afferma Lefevre – anzi, io faccio smettere di parlarne chiunque avvia l’argomento, ma ci hanno detto che la serie sarà differente nello sviluppo e nel finale e crediamo sia un bene per lo show”.
Negli ultimi anni la tv si è molto evoluta e i due attori hanno vissuto i cambiamenti in modi molto diversi: “Quand’ero piccolo – dice Norris – la tv non era interessante, non era qualcosa che potesse ispirare: come ci si poteva ispirare alla Famiglia Brady? Ora invece è completamente diverso, guardo molta tv, e oltre a Breaking Bad in cui ho recitato, guardo molte serie, soprattutto comedy per rilassarmi, come Eastbound and Down; “la mia esperienza televisiva – racconta Lefevre – è andata meglio, da piccola guardavo Avvocati a Los Angeles e Dallas e poi le recitavo con mia madre, da qui mi è scattata la scintilla. In tv guardo molte news, ma anche serie come Shameless e soprattutto The Newsroom, di cui sono una grande fan: mi sono ritrovata a fare la fan che seguiva i suoi idoli in bagno, come Sorkin o gli attori della serie”. Anche gli attori fanno stalking.

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