Attualità Ultime News

Nicolas Winding Refn parla di Barbarella e di The Avenging Silence

Pubblicato il 20 ottobre 2013 di Marlen Vazzoler

Preparando una retrospettiva itinerante basata sulle sue opere intitolata ‘With Blood On His Hands‘, il regista Nicolas Winding Refn ha confessato che trae maggior gioia durante la lavorazione di un film.

“Fai i film nel modo in cui li vuoi fare, in un momento specifico della tua vita e non si puoi mai cambiare questo. Ma forse puoi imparare a convivere su come deve essere, senza cercare di cambiare il passato. Perché, in un certo senso, non sono davvero particolarmente interessato al prodotto, sono interessato nel processo. Non guardo i miei film, quando ho finito. Penso che Cannes sia stata l’ultima volta”.

Per quanto riguarda la sua prossima opera, il filmaker ammette di non aver ancora deciso:

“Beh, non lo so ancora, questa è la parte divertente. Improvvisamente ti svegli una mattina e pensi, ‘Oh, questo è quello che ho voglia di fare’”.

Nel frattempo sta aiutando Paul Schrader a far partire The dying of the light, che Refn avrebbe dovuto dirigere prima di Drive.

“Alla fin fine, il miglior regista per questo film è Paul, perchè è la sua sceneggiatura originale, è una sceneggiatura meravigliosa, è una storia meravigliosa… Penso che sarà un film migliore con Paul al comando”.

Refn ha poi aggiunto che non ha assolutamente alcun rimpianto nell’aver rinunciato alla regia e che aiuterà in qualsiasi momento Paul, nella realizzazione della pellicola.
In lavorazione Refn ha due progetti, uno per la televisione e uno per il cinema. Il primo è Barbarella, il telefilm co-prodotto dalla Francia, parlando dello show Refn ha suggerito la possibilità di inserire o meno alcune idee pensate per Logan’s Run.
Per The Avenging Silence, una sorta di prequel/sequel di Valhalla Rising, Refn ha confermato l’ambientazione a Tokyo, ed ha spiegato che la città giapponese è

“Un po’ come Bangkok, è come un mondo in un altro mondo. È come fare un viaggio in un paesaggio alieno, è come andare sulle montagne scozzesi, o a Los Angeles di notte. Mi piace andare in posti in cui mi sento completamente fuori dalla mia zona di comfort. Vivere a Copenaghen, una vita molto mondana, è come fare un viaggio nello spazio”.

Non ci resta che attendere e vedere quale progetto otterrà per primo il via libera.

Fonte The Playlist