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I senatori americani paragonano lo shutdown a film come Psycho, Hunger Games e Guerre Stellari

Pubblicato il 10 ottobre 2013 di Marlen Vazzoler

I rappresentanti del Congresso non riescono a trovare un accordo su molte cose, in questi giorni: l’arresto del governo, l’estensione del tetto del debito e il decreto sull’assistenza sostenibile, ma oltre a queste importanti questioni, c’è un’altra cosa su cui i congressisti non riescono a mettersi d’accordo: il film che meglio rappresenta le ultime battagli di Capitol Hill.
Questo paragone è iniziato a fine settembre, quando è diventata evidente la difficoltà di riuscire andare avanti nella discussione per i fondi del governo. Il rappresentante Steve Cohen ha invocato l’autore di Comma 22, Joseph Heller e Fellini, quando ha rimproverato i tentativi della Casa Bianca di fermare il governo e di riaprire le agenzie come il National Institutes of Health, per frenare la pubblicità negativa.

“È come un film di Fellini”.

Il repubblicano Frank Wolf, il cui distretto repubblicano è stato pesantemente colpito dai licenziamenti del governo, in una separata discussione ha usato come esempio il cinema, su una proposta per pagare i lavoratori federali, quando finirà l’arresto.

“Ho visto il film Zero Dark Thirty. Se si è visto quel film, era sulla cattura di Bin Laden. La donna che l’ha reso possibile, Maya, è stata congedata? Dove è Maya? Non sappiamo dove sia. Ma è stata congedata? Non dovrebbe essere pagata?”.

Il senatore democratico Patrick Leahy ha tirato invece in ballo Il giorno della marmotta.

“Mi ricordo Bill Murray nel film Ricomincio da capo – un film bellissimo, farsesco ma non altrettanto farsesco come il giorno della marmotta che abbiamo ancora una volta al congresso”.

Ma c’è chi ha anche suggerito un film sui gangster degli anni trenta. Il rappresentante Jerrold Nadler ha dichiarato:

“È come un film sui gangster degli anni trenta: ‘Ecco un bel governo che hai qui. Ecco una bella economia che hai qui. Peccato che salterà in aria se non ci pagate dandoci quello che vogliamo”.

Il senatore repubblicano Marco Rubio ha paragonato la situazione a quando vedi un film horror e urli alla protagonista di non entrare in quella stanza. Un analogia simile c’è stata con il paragone della doccia di Psycho da parte del senatore repubblicano Ted Cruz.

“Forse uno dei grandi enigmi filosofici su tutto quello in cui tutti dobbiamo lottare è se l’Obamacare è più simile a Jason (perché considerata una legge che uccide i posti di lavoro, ndr.) o Freddy (perché è considerata un incubo, ndr.)”.

Cruz ha inoltre concordato con il senatore Rand Paul che il paese ha bisogno di una ribellione contro l’oppressione del decreto sull’assistenza sostenibile, e in questo caso hanno usato Guerre Stellari per il loro paragone.

“Vi confesso che mi ha ricordato una serie di film – era la franchise di Star Wars e la discussione su una ribellione contro l’oppressione… L’alleanza ribelle combatte contro l’Impero – Impero sono le istituzioni di Washington, DC. Infatti, dopo aver subito sentito quella frase mi sono chiesto se ad un certo punto vedremo un signore alto con un respiratore meccanico che si fa avanti e dice con una voce profonda, ‘Mike Lee, io sono tuo padre’”.

Diveri inve i paragoni di alcuni senatori democratici, Max Baucus ha messo in guardia che il tentativo della Casa Bianca di dare priorità agli assegni e ai pagamenti della Social Security verso gli obbligazionisti stranieri, in caso di default del debito, si tradurrebbe in una condizione simile a quella di Hunger Games.

“[Il piano della Casa Bianca per una prioritizzazione del debito] dovrebbe opporre un programma contro l’altro in una lotta per la sopravvivenza”.

Un paragone più classico è stato fatto dal senatore Tom Harkin con Mezzogiorno di fuoco.

“Le due parti stanno camminando lungo la strada. Spero solo che, come nel film, i buoni vincano”.

Secondo il rappresentante GK Butterfield, il dramma che si è svolto alla Casa Bianca

“Potrebbe essere usato per un grande film. Ma devo ricordare ai miei colleghi che non siamo a Hollywood e che le loro azioni pericolose e senza pensiero non sono senza conseguenze”.

Dei paragoni, quelli tra la situazione del governo americano e il cinema, decisamente inaspettati ed anche inusuali. Ma come ha detto Butterfield, quello che sta accadendo è ottimo materiale per un film, e se la situazione si sbloccherà chissà magari ne verrà realizzato uno.

Fonte The Wrap