Quando è arrivato il momento di tagliare Her in sala di montaggio, il regista Spike Jonze, ha ammesso di essersi trovato in una posizione molto più difficile, rispetto al passato, perché non riusciva a decidere cosa fosse necessario tagliare e cosa lasciare nel suo quarto lungometraggio. Per risolvere questo attaccamento a delle scene specifiche del film, che potrebbe esser dipeso dal fatto che per la prima volta Jonze ha diretto uno script scritto di suo pugno, Jonze ha optato per la seguente soluzione:
“Abbiamo fatto qualcosa di cui abbiamo sempre parlato e che non abbiamo mai fatto, ovvero dare il montaggio a un altro regista”.
In passato, quando si è trovato in una posizione difficile, Jonze ha sempre potuto fare affidamento sulle opinioni e l’aiuto di amici e colleghi, ovvero: Kaufman, Fincher, Keener, Chris Cunningham, Nicole Holofcener e Miranda July, Bennett Miller, e Steven Soderbergh, e anche in questo caso, si è rivolto a uno dei suoi colleghi, Soderbergh.
“È il più intelligente e veloce filmaker-montatore che conosco”.
Jonze ha chiesto a Soderbergh se aveva un fine settimana libero per dare un occhiata al film e fare un veloce taglio basato sul suo istinto.
“Ha ricevuto il film giovedì, e in 24 ore, l’ha ridotto da due ore e mezza e 90 minuti. Gli abbiamo praticamente detto ‘Sii radicale, sorprendici’ ed è stato incredibile. Ha detto ‘Non dico che questo dovrebbe essere il taglio del film, ma queste sono le cose a cui ho pensato’. È stato incredibilmente generoso, e ci ha dato la fiducia nel perdere alcune grandi cose che non ero pronto a perdere [prima]. Anche se non abbiamo usato esattamente questo taglio”, il film dura circa due ore, “Siamo stati in grado di effettuare dei collegamenti tra le scene grazie ai collegamenti che aveva fatto. E realizzare molti dei tagli che aveva consigliato, ha dato una sorta di dolore piacevole”.
Ma cosa è stato tagliato? Il documentario presente all’interno del film in cui compariva Chris Cooper e delle scene che contribuivano a fornire dettagli sul passato di un altro personaggio.
“Ci sono certe cose che è necessario che io giri, anche se nessun altro pensa che saranno nel film. Ma ci sono delle volte dei casi in cui ho bisogno di spazio per cadere e altre volte dove dipendo dai miei amici per essere salvato”.
La pellicola, un dramma romantico ambientato in una futuristica Los Angeles, racconta di un uomo sensibile e solitario (Joaquin Phoenix), uscito da un divorzio difficile che perde la testa per una donna che è letteralmente realizzata su misura per lui, la voce femminile (Scarlett Johansson) di un nuovo sistema operativo artificialmente senziente.
L’uscita di Her è prevista in America per il 20 novembre 2013. Il film sarà in concorso dell’ottava edizione del Festival Internazionale del Film di Roma, in corso dall’8 al 17 novembre presso l’Auditorium Parco della Musica della capitale.
Fonte Vulture