SW DAL GIAPPONE.
Oggi spostiamo la nostra attenzione dall’arcipelago nipponico alla vicina Corea del Sud, teatro da quasi vent’anni di uno dei più importanti festival cinematografici asiatici che è entrato a far parte, da un paio di anni a questa parte, del circuito dei più prestigiosi eventi mondiali legati alla settima arte. Cresciuto negli anni Il Busan International Film Festival si è sviluppato di pari passo con il movimento cinematografico sud coreano, una delle grandi novità, sia commerciali che artistiche, di questi ultimi decenni, ed allo stesso tempo rappresenta una faccia dello sviluppo economico e della ritrovata pace democratica del paese asiatico, uscito da un periodo dittatoriale con la voglia di diventare e mostrarsi “moderno” al mondo.
Arrivato alla sua diciottesima edizione il BIFF è proprio in questi giorni in corso di svolgimento, iniziato il 3 ottobre si concluderà il 12, dieci giorni che presenteranno ai numerosissimi partecipanti un mumero impressionante di film, 301 per l’esattezza, provenienti da ogni parte del globo, i paesi rappresentati sono settanta, con una speciale retrospettiva, la Central Asian New Wave, dedicata ai lavori poco conosciuti scaturiti negli anni ottanta e novanta nell’Asia centrale appunto. Un numero strabiliante e quasi impossibile da seguire di film che gli organizzatori però ritengono parte integrante della filosofia della manifestazione che, ricordiamo, funge anche da sponsor e traino per quei progetti considerati più meritevoli, ogni anno circa 80.000 euro sono destinati infatti al sostegno del cinema asiatico.
Ma l’evento è anche una festa di mondanità con il tappeto rosso calcato da volti noti asiatici e non, ma principalmente dalle star sud coreane, capaci di smuovere migliaia e migliaia di appassionati. Tutta la manifestazione ruota fisicamente attorno al Film Center (nella foto sopra) fulcro di un evento che è diventato il simbolo di una metropoli seconda solo alla capitale Seul e che viene oramai definita dai sud coreani “la città del cinema”, città che dai tempi più antichi, è sempre stata uno dei porti più importanti dell’Asia estremo orientale. Questa sua vocazione al commercio è ribadita anche in quest’edizione del festival con l’allestimento dall’Asia Film Market, dal 7 al 10 ottobre, probabilmente il mercato cinematografico ed audiovisivo asiatico più importante, luogo di incontri, scambi e dove nuove nuove progettualità prendono forma. Una manifestazione il BIFF che come poche altri eventi dedicati al cinema ci fanno comprendere la forza e l’importanza che il mercato asiatico possiede e sempre di più è destinato a ricoprire nel “sistema cinema” mondiale.
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Fonte: SW