La casa è un luogo che ricorre spesso nel mondo della settimana arte. Le quattro mura, soprattutto quelle domestiche, sono le uniche in grado di offrirci un accogliente riparo dalle minacce esterne e al tempo stesso ci permettono di tenere sotto controllo (per quanto possibile) una situazione disperata. È anche vero che un luogo delimitato e circoscritto può trasformarsi in una trappola mortale, ma è proprio su questo dualismo che giocano le cosiddette pellicole di assedio, che si tratti di horror (La Notte dei Morti Viventi), western (Un Dollaro d’Onore) o polizieschi (Distretto 13: Le Brigate della Morte).
Ultimamente questo tipo di storie sembra essere tornato alla ribalta grazie a pellicole come The Raid, Dredd e il più recente The Purge, che ha molte cose in comune con You’re Next, ultima fatica di Adam Wingard, già regista di A Horrible Way to Die. O per meglio dire: ha molte cose in comune e allo stesso tempo cerca di distaccarsene, creando uno spettacolo all’insegna dell’azione che ha il pregio di divertire e di non prendersi troppo sul serio. Ci troviamo infatti di fronte ad un’opera che ha ben presente quelle regole dettate (o semplicemente affermate) dai capostipiti del genere e che nel corso del suo svolgimento tende progressivamente a metterle in crisi, ribaltando personaggi e situazioni a suo piacimento.
La storia, scritta da Simon Barrett, bene o male è simile a quella di altri titoli simili: una ricca famiglia borghese che si riunisce per una cena. Padre, madre, figli, figlia e i loro rispettivi compagni e compagne. Alcuni si sopportano a malapena, ma si cerca lo stesso di convivere senza degenerare in liti o conflitti puerili, finché non avviene l’inaspettato e i poverini si trovano a dover fronteggiare un gruppo di individui mascherati che ha intenzione di farli fuori. Uno alla volta.
A questo punto comincia lo spettacolo vero proprio, dove ogni figura presente sulla scena assume un ruolo ben preciso: c’è chi inaspettatamente prende il controllo della situazione, rivelandosi, per dirlo alla Die Hard, “la persona sbagliata, nel posto sbagliato, al momento sbagliato” e chi invece recita una parte che verrà svelata solo in seguito. Il tutto accompagnato da un crescendo di tensione che travalica il semplice e solo slasher, fondendolo con il genere survival e strizzando l’occhio al gore più puro. La violenza e i dettagli più truculenti vengono mostrati in maniera progressiva, minuto dopo minuto, regalandoci nel finale alcune chicche dal retrogusto grottesco (come ad esempio un uso “alternativo” del frullatore).
I riferimenti sono ovviamente molti: si cita Scream nei primi minuti di apertura, ma anche The Strangers, Funny Games, Cani Arrabbiati. A questi si aggiungono nomi come Barbara Crampton, storica interprete di Re-Animator vista recentemente ne Le Streghe di Salem di Rob Zombie, e il produttore/regista Larry Fessenden. A tenere la situazione “sotto controllo” ci pensa invece Sharni Vinson, che praticamente è una versione al femminile del John McClane di Bruce Willis ma, tenetelo sempre bene a mente, non è l’unica a nascondere qualcosa.
You’re Next non è certo destinato a diventare una pietra miliare del genere, ma è pur sempre vero che riesce a fare il suo sporco lavoro con una dignità ed un ritmo che gran parte delle altre opere simili si sognano. E questa è decisamente una gran bella conquista.