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You’re Next, la recensione del film horror diretto da Adam Wingard

Pubblicato il 21 settembre 2013 di Filippo Magnifico

La casa è un luogo che ricorre spesso nel mondo della settimana arte. Le quattro mura, soprattutto quelle domestiche, sono le uniche in grado di offrirci un accogliente riparo dalle minacce esterne e al tempo stesso ci permettono di tenere sotto controllo (per quanto possibile) una situazione disperata. È anche vero che un luogo delimitato e circoscritto può trasformarsi in una trappola mortale, ma è proprio su questo dualismo che giocano le cosiddette pellicole di assedio, che si tratti di horror (La Notte dei Morti Viventi), western (Un Dollaro d’Onore) o polizieschi (Distretto 13: Le Brigate della Morte).

Ultimamente questo tipo di storie sembra essere tornato alla ribalta grazie a pellicole come The Raid, Dredd e il più recente The Purge, che ha molte cose in comune con You’re Next, ultima fatica di Adam Wingard, già regista di A Horrible Way to Die. O per meglio dire: ha molte cose in comune e allo stesso tempo cerca di distaccarsene, creando uno spettacolo all’insegna dell’azione che ha il pregio di divertire e di non prendersi troppo sul serio. Ci troviamo infatti di fronte ad un’opera che ha ben presente quelle regole dettate (o semplicemente affermate) dai capostipiti del genere e che nel corso del suo svolgimento tende progressivamente a metterle in crisi, ribaltando personaggi e situazioni a suo piacimento.

You're next foto dal film 3

La storia, scritta da Simon Barrett, bene o male è simile a quella di altri titoli simili: una ricca famiglia borghese che si riunisce per una cena. Padre, madre, figli, figlia e i loro rispettivi compagni e compagne. Alcuni si sopportano a malapena, ma si cerca lo stesso di convivere senza degenerare in liti o conflitti puerili, finché non avviene l’inaspettato e i poverini si trovano a dover fronteggiare un gruppo di individui mascherati che ha intenzione di farli fuori. Uno alla volta.

A questo punto comincia lo spettacolo vero proprio, dove ogni figura presente sulla scena assume un ruolo ben preciso: c’è chi inaspettatamente prende il controllo della situazione, rivelandosi, per dirlo alla Die Hard, “la persona sbagliata, nel posto sbagliato, al momento sbagliato” e chi invece recita una parte che verrà svelata solo in seguito. Il tutto accompagnato da un crescendo di tensione che travalica il semplice e solo slasher, fondendolo con il genere survival e strizzando l’occhio al gore più puro. La violenza e i dettagli più truculenti vengono mostrati in maniera progressiva, minuto dopo minuto, regalandoci nel finale alcune chicche dal retrogusto grottesco (come ad esempio un uso “alternativo” del frullatore).

You're next Sharni Vinson foto dal film 3

I riferimenti sono ovviamente molti: si cita Scream nei primi minuti di apertura, ma anche The Strangers, Funny Games, Cani Arrabbiati. A questi si aggiungono nomi come Barbara Crampton, storica interprete di Re-Animator vista recentemente ne Le Streghe di Salem di Rob Zombie, e il produttore/regista Larry Fessenden. A tenere la situazione “sotto controllo” ci pensa invece Sharni Vinson, che praticamente è una versione al femminile del John McClane di Bruce Willis ma, tenetelo sempre bene a mente, non è l’unica a nascondere qualcosa.

You’re Next non è certo destinato a diventare una pietra miliare del genere, ma è pur sempre vero che riesce a fare il suo sporco lavoro con una dignità ed un ritmo che gran parte delle altre opere simili si sognano. E questa è decisamente una gran bella conquista.