Una delle figure più amate dagli appassionati di animazione negli anni ’70 era un pirata spaziale creato da Matsumoto Leiji e rispondente al nome di Capitan Harlock. La Mostra del Cinema di Venezia fa rivivere questo mito con Harlock Space Pirate, rilettura in 3d e computer grafica diretta da Aramaki Shinji che però rischia deludere, nonostante l’incredibile impatto visivo.
Capitan Harlock è l’unico uomo che si interpone fra la corrotta Coalizione Gaia e il tentativo di un completo dominio intergalattico da parte di quest’ultima. In cerca di vendetta contro coloro che hanno defraudato lui e l’umanità, il misterioso pirata dello spazio vaga nell’universo a bordo del suo incrociatore da battaglia, l’Arcadia, attaccando e saccheggiando con audacia le navi nemiche.
Scritto da Fukui Harutoshi e Takeuchi Kiyoto, Harock Space Pirate è un’avventura di fantascienza, animata in una raffinatissima computer grafica stereoscopica che trasporta le vicende del Capitano in un universo narrativo e visivo vicino a Star Wars e Battlestar Galactica, di cui si riprendono tanto le dinamiche di space opera bellica quanto le tecniche di ripresa, qui ovviamente ricostruite in animazione.
Il vero problema è che questo cambio di tono, di impianto visivo e narrativo, di avvicinamento a una contemporaneità sci-fi più orecchiata che compresa, non riesce a rendere lo spirito a un tempo epico e malinconico dell’opera di Matsumoto: per raccontare un’epopea di morte e rinascita del personaggio e dell’umanità, Aramaki relega Harlock a poco più di un cameo e i suoi valori si perdono nell’abbondanza di effetti speciali e spettacolo.
Certo, il lato visivo è veramente portentoso, migliore di qualunque esperimento simile visto negli anni, tanto in Giappone quanto negli USA e può anche portare ad apprezzare il film: non si può però negare che la struttura, che parte incomprensibilmente con un’ora circa di battaglie spaziale e flashback detti fuori campo, sia molto faticosa e che non riesce a nascondere la mancanza di spessore e interesse oltre la patina scintillante. Il che non significa che i fan non riescano ad apprezzar, tutt’altro.
Anche quest’anno ScreenWEEK è al Lido per seguire la 70. Mostra del Cinema di Venezia. Continuate a seguirci per tutti gli aggiornamenti dal Festival.