Il Cinema, in un modo o nell’altro, è sempre stato uno specchio del tempo in cui viviamo. Il Documentario, che in molti si ostinano erroneamente a considerare un genere minore, in certi casi lo è ancor di più. È questo il caso di Sms – Save my soul, film diretto da Piergiorgio Curzi e incentrato sulla figura di Nicolino Pompa, poeta moderno, tanto rude quanto profondo.
Perché ci troviamo di fronte ad un’opera profondamente contemporanea? La risposta la si trova nel modo in cui questa figura ha (anche) deciso di promulgare la sua poesia: attraverso SMS mandati a donne il più delle volte sconosciute, intessendo così tantissime relazione che vivono attraverso lo schermo di un telefono cellulare e il trillo di una suoneria. Una sorta di autocompiacimento affettivo, che si pone come estremo emblema della virtualizzazione sentimentale tipica dei nostri tempi e che, proprio per questo, risulta interessante minuto dopo minuto, provocando nello spettatore le più diverse reazioni.
Nicolino, “poeta a tempo perso”, che trova la massima soddisfazione (anche sessuale) in una miriade di relazioni virtuali, è una figura che respinge nella prima parte di questa pellicola, finendo inevitabilmente per attrarre nella sua parte conclusiva. Questo a causa dei numerosi contrasti che compongono la sua figura, decisamente affascinante.
Sms – Save my soul ha vinto il secondo premio dell’edizione 2013 di ‘Contest – Il documentario in sala’ e rimarrà nella programmazione del Nuovo Cinema Aquila di Roma fino al 15 Settembre alle 20.30 e alle 22.30. Qui trovate maggiori informazioni.