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Prossimamente tra noi (anche se nessuno ne sente il bisogno) un remake de Il demone sotto la pelle

Pubblicato il 06 settembre 2013 di Filippo Magnifico

Il titolo di questo post dice praticamente tutto, poi ognuno di noi può accogliere la notizia come meglio crede. Resta il fatto che Il Demone sotto la pelle, pellicola del 1975 che ha rappresentato l’esordio al lungometraggio per David Cronenberg è diventato l’ennesima vittima di quella piaga cinematografica contemporanea conosciuta come remake.

La notizia arriva proprio oggi che è stato diffuso il primo trailer di un altro remake che tutti coloro che sono cresciuti negli anni ’80 attendevano con un misto di curiosità e timore: RoboCop. Neanche il tempo di abituarsi all’idea che sarà qualcun altro a pronunciare la mitica frase “Vivo o morto, tu vieni con me!” che ci si ritrova qui a parlare della prossima nuova giovinezza di un titolo che, sebbene meno conosciuto, ha una sua schiera di fan.

Ad ogni modo, stando a quello finora trapelato sappiamo che dietro la macchina da presa ci sarà Rie Rasmussen, modella, attrice e regista danese che gran parte di voi ricorderà per aver interpretato l’angelo biondo protagonista di Angel-A, pellicola del 2005 diretta da Luc Besson. La sceneggiatura è invece stata affidata a Ian Driscoll, che ha scritto Smash Cut, pellicola horror del 2009 il cui cast comprende l’ex pornostar Sasha Grey.

Il film originale (conosciuto all’estero con diversi nomi: Shivers, The parasite murders, They came from within e Frisson) parla di una nuova forma di parassiti, che si insinuano nel corpo umano e trasformano le loro vittime in violenti zombie affamati di sesso. Il remake sarà ovviamente aggiornato alla realtà sociale e sessuale tipica dei nostri tempi, in un mondo uscito dalla piaga dell’AIDS e ormai abituato ad interagire virtualmente.

Qui sotto trovate alcune dichiarazioni della regista:

“Sono scandinava e mi sono sempre sentita a mio agio nel considerare l’espressione sessuale una componente fondamentale del nostro tempo. Inoltre ho sempre adorato i messaggi sociali nascosti nelle storie dei film horror. L’opportunità di reinterpretare questa pellicola dal punto di vista odierno , in modo tale da poter aggiungere il mio punto di vista femminile e la mia esperienza, è stata un’opportunità a cui non ho saputo resistere.”

Fonte: STYD