Articolo a cura di Matteo Boscarol.
Dopo esser stato proiettato in anteprima mondiale al Festival di Venezia il 3 settembre, Harlock: Space Pirate, firmato Shinji Aramaki, debutterà il 7 settembre in più di 300 teatri dell’arcipelago nipponico.
Per dare un’idea della copertura e dello sforzo fatto dalla produzione e dalla distribuzione, basti ricordare che l’attuale campione d’incassi, inevitabilmente The Wind Rises di Miyazaki, è presente in più di 450 teatri nipponici, va inoltre aggiunto che questo aggiornamento della saga del pirata spaziale più popolare del cosmo è il film più costoso mai prodotto dalla Toei Animation, colei che ha regalato in tutti questi anni agli spettatori italiani tantissimi gioielli animati, che ha speso circa 30 milioni di dollari per la realizzazione di quest’opera.
Un film molto atteso dunque, anche se il solito giro di merchandise e di pubblicità non è stato battente come ci si potrebbe aspettare da un progetto di queste dimensioni, o meglio lo è stato ma in modo differente dal solito, più fine e mirato, forse più rivolto all’appassionato, alla generazione degli over 30 cioè, coloro che ora sono padri e nonni per intenderci, le generazioni che cioè sono cresciute con l’epos e gli eroi creati dal maestro Leiji Matsumoto. Per l’occasione è stata ricreata all’interno di un albergo a Odaiba, isola artificiale di Tokyo, una concept room che ricrea certi interni dell’Arcadia, la nave spaziale di Harlock. Costo? 120 euro circa, immaginiamo assai difficile da prenotare.
Sulla stessa Odaiba, un famoso game center, Tokyo Joypolis, ospita una zona speciale tutta dedicata ai personaggi creati da Matsumoto, per chi invece volesse farsi una crociera speciale all’interno della metropoli nipponica, due battelli denominati Himiko, realizzato dallo stesso Matsumoto circa 10 anni or sono, e Hotaluna, la sua evoluzione sempre a firma del famoso manga-ka, solcano il fiume Sumida avvolgendo il passeggero nell’atmosfera del mondo del capitano bendato.
Sono quasi assenti, almeno per ora, nei convenience store, di solito il trionfo del merchandise legato alle animazioni ed ai film più popolari e specchio tornasole interessante in questo ambito, l’oggettistica e la miriade di prodotti legati al film che di solito accompagnano l’uscita di altre opere cinematografiche di questo tipo. Sembra inoltre che più di altri lavori, questo Harlock: Space Pirate abbia ambizioni a penetrare nel mercato popolare estero, non necessariamente quello cinefilo per intendersi, ma quello che in Europa e negli Stati Uniti ha apprezzato e si è formato sui manga e sulle animazioni di Matsumoto, che spesso formano un universo creativo quasi contiguo da Captain Harlock, a Galaxy Express fino alla Principessa Aurora per intenderci.
A pochi giorni dal debutto si percepisce inoltre sui vari social network una sorta d’atmosfera di apnea, un’attesa fervente che si mescola anche con una certa cautela dovuta ai trascorsi di Aramaki alla regia. Infatti tutti i suoi film in CG fino ad ora, da Appleseed fino a Starship Troopers: Invasion, pur rimanendo degli ottimi prodotti, non hanno mai entusiasmato la critica, grande come mecha designer, come regista Aramaki sembra ancora dover fare quel salto di qualità che tutti sperano e si attendono, Harlock potrebbe essere in questo senso una tappa ed un’occasione importante per il cinquantaduenne regista giapponese.
QUI trovate il resoconto del nostro incontro a Venezia con il maestro Matsumoto
Captain Harlock 3D uscirà in Giappone, il 7 settembre. Il film verrà distribuito in Italia dalla Lucky Red a partire dal 1 gennaio 2014.
Fonte: ScreenWeek