È lutto nel mondo della cultura, della letteratura e del cinema italiano. Malato da tempo, Alberto Bevilacqua è infatti deceduto questa mattina a Roma, nella clinica Villa Mafalda dove era ricoverato dallo scorso ottobre, a causa di un arresto cardiocircolatorio. Nato a Parma nel 1934, Bevilacqua è stato uno scrittore, poeta e giornalista di spicco del secondo Novenceto. E, oltre che per le sue parole, viene ricordato anche per le sue immagini: molti dei suoi romanzi sono stati infatti tradotti, da lui stesso, in film.
Tra i suoi libri diventati film ricordiamo innanzitutto La Califfa: pellicola del 1970 – tratta dal suo omonimo libro del 1964 – in cui Bevilacqua aveva scelto come protagonista femminile Romy Schneider per vestire i panni di questa donna bella, forte e dalla grande sensualità. Tra le sue altre opere per il grande schermo ricordiamo poi Questa specie d’amore, Le Rose di Danzica, Bosco d’amore.
Per quel che riguarda la sua produzione letteraria, basti ricordare che la sua carriera è stata costellata di diversi riconoscimenti, come il Premio Campiello 1966 per Questa specie d’amore, il Premio Strega 1968 per L’occhio del gatto e il duplice Premio Bancarella guadagnato prima con Un viaggio misterioso (1972) e poi, nel 1991, con I sensi incantati.
Fonte: Ansa