Lanciato dalla serie BBC Sherlock e apprezzato definitivamente per il suo ruolo da cattivo in Into Darkness – Star Trek, Benedict Cumberbatch sta diventando uno degli attori più acclamati e richiesti degli ultimi anni. Inoltre, nei prossimi mesi, la sua carriera e popolarità sembra esser destinata a un’ulteriore e rapida ascesa grazie alle sue prossime (e attesissime) pellicole che spaziano dal ricercato cinema indipendente (come The Fifth Estate o 12 Years a Slave) ai grandi blockbuster (sua la performance capture del drago Smaug ne Lo Hobbit).
Dopo i rumor (poi smentiti) che lo volevano nel cast di Star Wars Episodio VII, ora sembra che Benedict Cumberbatch sia in trattative per un altro film. Trattasi di The Lost City of Z: adattamento per il cinema del romanzo omonimo (in Italia è noto sotto il titolo di Z. La città perduta) scritto nel 2009 da David Grann. Protagonista è l’esploratore Percy Fawcett: una sorta di “Indiana Jones in salsa british”, un uomo coraggioso e avventuroso – anche se dall’aspetto baffuto e con immancabile elmetto – che andò in spedizione nella giungla amazzonica salvo non tornarci più…
Da quel che si legge su Deadline, Cumberbatch è in trattative per vestire i panni dell’esploratore Percy Fawcett. Alla regia della pellicola troviamo invece James Gray: autore di The Immigrant (film con Marion Cotillard presentato all’ultimo Festival di Cannes) e di Two Lovers (originale e disincantata love-story con Joaquin Phoenix e Gwyneth Paltrow).
Di seguito la trama del libro Z. La città perduta da cui il film sarà tratto:
Percy Harrison Fawcett è la versione british di Indiana Jones: altrettanto spericolato ma baffuto e con l’elmetto. All’inizio del Novecento, questa ex spia per conto del governo di Sua Maestà si trasforma in un eccezionale esploratore e compie una serie di incredibili spedizioni nel cuore dell’Amazzonia, ossessionato dalla ricerca dei resti di una civiltà sconosciuta, per secoli identificata con il mitico El Dorado. Si imbatte in tribù armate di frecce avvelenate, combatte contro coccodrilli, giaguari, pirafia, anaconda e insetti mortali. Nel 1925, durante l’ultima missione, scompare. Letteralmente. Nessuno saprà cosa ne è stato di lui. Molte spedizioni si sono susseguite, invano, alla ricerca dei suoi resti. Nessuna però è stata raccontata come questa di David Grann, giornalista pantofolaio, che decide di partire per l’Amazzonia per ripercorrere le tracce dell’ultimo, grande, esploratore vittoriano.
Fonte: Deadline