Dopo qualche piccola complicazione tecnica con delle slide nella sua presentazione in power point, Robert Kirkman è riuscito a dare il via al pannello dedicato al fumetto di The Walking Dead, che quest’anno festeggia i dieci anni di pubblicazione. Dopo aver ringraziato i fan, l’autore ha parlato del debutto della sua graphic novel nel novembre del 2003, esprimendo la sua sorpresa per la lunga pubblicazione di questo fumetto. Kirkman ha mostrato alcune tavole dei numeri 116 e 117, ed ha spiegato come in questi due numeri la trama si svolge abbastanza rapidamente e che non c’era molto per poter sviluppare l’azione.
Per quanto riguarda il suo piano per l’arco ‘All Out War‘ che comincerà dal numero di The Walkind Dead che uscirà il 9 ottobre e si protrarrà per 12 numeri nel corso di 7 mesi, la storia si svolgerà attorno al piano di Rick per sconfiggere Negan. Inoltre verrà rilasciata un’edizione speciale a colori del primo numero, che conterrà un contenuto bonus che il fumettista ha definito davvero fantastico.
Per quanto riguarda il passato di Negan, Kirkman spiega:
“Mi piace che è praticamente uno sconosciuto … Avrete dei frammenti sul suo passato. Scoprirete qualcosa su di lui andando avanti”.
Quando gli viene chiesto se nello show alcuni archi verranno saltati, a causa della morte di determinati personaggi, tipo Hunters, Kirkman ammette di non poter rispondere per non rivelare troppi spoiler.
“L’onesta risposta è che non posso rispondere, perché rivelerei troppo… tutto quello che posso dire è che ci sono delle storie, come quella di Hunters, che sono importanti per la storia generale. Noi non faremo mai una storia, perché i personaggi sono morti”.
Per chi sperava invece di leggere la storia di Dale, in forma di romanzo o di racconto, Kirkman dice che ce la possiamo scordare perché non è bella. Anche i fan di Daryl Dixon dovranno mettersi il cuore in pace, il personaggio non comparirà nel fumetto perché per Kirkman non potrebbe funzionare, anche se è molto importante come personaggio nella serie tv.
“Penso che rovinerei le cose se portassi Daryl nel fumetto”.
Spoiler
È stato chiesto a Kirkman come la morte di Glenn, accaduta nei fumetti, influirà il procedere della trama. L’autore spiega che questo è stato il catalizzatore che ha messo tutto in moto, e ha assicurato che la presenza di Glenn sarà sentita e sarà al centro di tutto quello che accadrà, quando Rick entrerà in guerra con Negan.
Per quanto riguarda i suoi personaggi preferiti, ammette che ne aveva in passato ma li ha uccisi.
“Mi sono sempre preoccupato che, se mi apro troppo con i personaggi, la gente se ne accorge e pensa che sono al sicuro”.
Di conseguenza i suoi personaggi preferiti dipendono da chi si sta occupando in quel momento, ruotano. Ma ammette che in passato gli sono piaciuti sia Tyreese che Axel, entrambi morti.
Per quanto riguarda la serie televisiva, spiega che si trova full-time nella stanza degli sceneggiatori:
“Sono molto coinvolto nel processo, ma sono anche estremamente aperto al fatto che le persone con cui mi trovo nella stanza sono degli scrittori migliori di me… È davvero gratificante e molto divertente vedere le cose che ho scritto quando avevo 24, 25 anni e vedere loro che ci lavorano e pensare ‘sì, avrei dovuto farlo in quel modo”.
L’autore spiega che lo show e la graphic novel sono completamente diverse, se avesse replicato il fumetto nella serie televisiva si sarebbe annoiato.
“Il fatto che ci siano personaggi come Daryl Dixon… creano grandi differenze”.
E per quanto riguarda i cambiamenti agli zombie,
“Gli zombie non evolvono, è un tropo di Romero da cui dovrei stare alla larga. Cambieranno col tempo, per via della decomposizione. Gli umani scopriranno nuove cose su di loro, ma non cambieranno. È più un processo sull’imparare altre cose sugli zombie e su come funzionano, non su come cambiano”.
Però ha menzionato l’intenzione di introdurre più bambini nella trama, dopo la guerra.
Per quanto riguarda le possibili influenze dello show, al fumetto, non ce ne sono.
“La maggior parte delle cose che accadono nello show hanno a che fare con l’adattamento delle cose accadute nel passato… Sono fortunato in quanto The Walking Dead cambia così tanto nel tempo, che il fumetto non è influenzata dallo show”.
Ha inoltre ribadito che nessuno è salvo nel fumetto e che pensa che se Rick morirà, la serie potrebbe sopravvivere anche senza di lui, perché ci sono altri personaggi che potrebbero diventare il fulcro centrale della storia. Ha inoltre sottolineato che lo show ha provato che i personaggi che sono morti nel fumetto non necessariamente muoiono nello show.
Infine Kirkman ha rivelato che potremmo aspettarci nuovi episodi web di The Walking Dead e che per il ventesimo anniversario farà uscire a colori il secondo numero.
Fonti Bleeding Cool, Collider