Cinema

The Bridge, presentata la serie tv con Diane Kruger e Demian Bichir

Pubblicato il 10 luglio 2013 di Valentina Torlaschi

Un cadavere di donna tagliato in due, dove la parte superiore appartiene a una giudice americana mentre quella inferiore a una ventenne messicana. Questo il macabro ritrovamento su un ponte che collega El Paso a Juarez, due località al confine tra Usa e Mexico. Questo l’episodio che innesca l’intricata e avvincente narrazione di The Bridge: la serie Tv che debutterà il prossimo 18 luglio su FoxCrime, a solo una settimana di distanza dalla messa in onda negli States.

Sul truculento omicidio di cui sopra vengono chiamati a investigare due agenti dalla personalità e professionalità antitetiche: l’americana Sonya North (Diane Kruger) e il messicano Marco Ruiz (Demian Bichir). La prima è una fredda macchina da guerra, un katerpiller che va dritto per la sua strada con l’unico obiettivo di risolvere il caso senza preoccuparsi delle persone che travolge (e distrugge) lungo la strada; il secondo è invece una sorta di buon samaritano, un uomo generoso ma un po’ indolente e che, trovandosi spesso impaludato in un sistema corrotto, agisce in maniera molto poco ortodossa. Due figure decisamente diverse tra loro, emblema anche di due culture lontane. Almeno in apparenza…

Ma The Bridge – di cui abbiamo potuto vedere ieri in anteprima la prima puntata in occasione della presentazione a Milano della serie – non è certo un semplicistico racconto di contrasti. Di bianchi e neri. È piuttosto una storia fatta di infinite sfumature dove i due personaggi protagonisti – così come le culture che rappresentano – sono descritti con precisione e dotati di uno spessore psicologico notevole. Merito, questo, anche delle perfette interpretazioni di Diane Kruger (vista nei mesi scorsi in The Host e prima ancora in Bastardi senza gloria e Troy) e dell’attore messicano candidato all’Oscar per A Better Life Demian Bichir.

Scritta da Maredith Stiehm (già autrice dell’acclamato Homeland), The Bridge è il riadattamento americano della fortunata serie scandinava Bron solo che lì il fatidico cadavere “spezzato” veniva trovato sul confine danese-svedese. Come ha raccontato Alberto Rossini – Il vice presidente di Fox International Channel che ha introdotto l’anteprima a Milano – «The Bridge è un vero e proprio format. Di solito siamo abituati a usare questo termine per i reality, talent e factual, invece i format stanno avanzando anche nelle serie tv. Il procedimento è lo stesso: si prende un’idea, in questo caso una storia che arriva dal Nord Europa, e poi la si adatta a un nuovo paese, qui gli Stati Uniti. Ma non è finita, perché il format di Bron avrà anche una versione franco-inglese intitolata The Tunnel dove il fatidico morto ammazzato verrà ritrovato nel tunnel che collega la Francia all’Inghilterra».

Quella ideata dalla scandinava Bron e riadattata dall’americana The Bride è una struttura narrativa avvincente, ricca di suspance, atmosfere oscure e spunti di riflessioni politico-sociali. Nonché una serie che non manca di quel giusto pizzico di ironia scaturito dal “cultural crash” tra i due protagonisti, l’uno straniero per l’altro. Il 1° episodio ci ha decisamente convinto, e anche lasciato con un’immensa curiosità sull’evoluzione delle vicende. Staremo a vedere se anche il resto della serie riuscirà a mantenere l’ottimo livello.

The Bride è composta da 13 episodi che saranno trasmessi ogni giovedì alle 21:00 su FoxCrime (canale 117 di Sky). Oltre ai già citati e assai convincenti Diane Kruger e Demian Bichir, nel cast troviamo anche i bravi Ted Levine (Detective Monk, Il Silenzio degli innocenti), Eric Lange (Lost, Weeds), Annabeth Gish (X-Files), Thomas M. Wright (Top of the lake), Matthew Lillard (Scooby-Doo), Emily Rios (Breaking Bad, Private Practice) e Duane Whitaker (Pulp Fiction, La casa del diavolo).

A seguire alcune foto dell’evento di presentazione di The Bridge che si è tenuto ieri presso la Fonderie Milanesi che per l’occasioni sono state “travestite” da frontiera americano-messicana: