Cult for Kids, L’illusionista

È un vero peccato che le nuove generazioni non siano potute crescere con le fantastiche avventure cinematografiche di Jacques Tati, regista, attore, mimo e sceneggiatore francese che tra gli anni ’40 e ’50 ci ha regalato splendide pellicole come Mon Oncle, caratterizzate da un’atmosfera favolistica e fuori dal tempo, in grado di stupire oggi come allora. Questo artista è però riuscito a rivivere in epoca recente grazie ad una pellicola d’animazione: L’Illusionista, il Cult for Kids di questa settimana.

La storia di questo film è degna delle più grandi opere. Provate ad immaginare una sceneggiatura mai realizzata, che giaceva da ormai mezzo secolo nel Centre National de la Cinématographie di Parigi. Una storia che non era mai stata trasformata in lungometraggio e che rispondeva al nome di “Film Tati n° 4”.

Si trattava appunto dello script che il grandissimo Jaques Tati aveva scritto moltissimo tempo fa e che purtroppo non era ancora riuscita a trovare una versione cinematografica. Sophie Tatischeff, figlia di Jaques, non voleva che un simile testamento finisse nel dimenticatoio ma contemporaneamente, consapevole della sua importanza, sperava che un simile tesoro finisse nelle mani della giusta persona.
Quella persona era appunto Sylvain Chomet, regista di Appuntamento a Belleville, che deciso di prendere una grandissima responsabilità, realizzando un’opera d’animazione che fosse in grado di rendere il giusto e doveroso omaggio ad una figura che ha contribuito in maniera determinante alla storia del Cinema.
Nel 2010, dunque L’Illusionista arriva dunque al cinema. Si tratta di un’opera magica in tutti i sensi, dato che racconta la storia di un anziano prestigiatore, che verso la fine degli anni ’50 vede sempre più lontano il suo sogno di gloria. I tempi stanno cambiando e i numeri di magia non riescono più a fare presa sul pubblico come un tempo. L’incontro con una giovane ragazza delle Highlands scozzesi, riuscirà però a cambiare al sua vita.
Ci troviamo di fronte ad un’opera carica di poesia, che riprende l’estetica del vecchio cinema muto (i dialoghi sono praticamente ridotti all’osso) per dar vita ad un susseguirsi di emozioni che non lascia certamente indifferenti. Un piccolo gioiello, in grado di conquistare ogni tipo di pubblico. Qui sotto trovate il trailer:

Vi ricordiamo inoltre che su Amazon.it trovate l’edizione home video del film e delle altra opere di Jaques Tati.