Penso che in molti si siano dimenticati che ad un certo punto, nel 2009, Nick Cave era stato assunto per scrivere il seguito di Il gladiatore. Vi domanderete, ‘ma Maximus (Russel Crowe) non era morto?’. Bé questo non è certo un problema, nel mondo del cinema. A quei tempi Cave aveva realizzato solamente uno script (Ghosts… of the Civil Dead, ndr.), ed era stato contattato da Russell Crow per questa impresa, che il cantante dei Nick Cave and the Bad Seeds ha definito, al microfono del podcast ‘WTF with Marc Maron‘, tensa e intimidatoria.
Il tutto è nato da una telefonata di Crowe che
“Alla fine, mi telefonò e mi chiese se volevo scrivere Gladiator 2 [ride] e per qualcuno che aveva scritto solo una sceneggiatura per un film, era decisamente una richiesta. [Gli ho chiesto], ‘Ehi Russell, ma non sei morto nel Gladiatore?’”.
E Crowe ha risposto a questa affermazione con un semplice,
‘Si, devi trovare una soluzione’.
E Cave l’ha trovata, facendo risorgere Maximus e mettendoci in mezzo anche Gesù.
Dopo la sua morte, spiega Cave,
“[Maximus] viene mandato nel purgatorio dagli dei, che stanno morendo in paradiso perché c’è un dio, questo personaggio di nome Cristo, giù sulla terra che sta ottenendo popolarità. Così molti dei stanno morendo, e decidono di mandare indietro il Gladiatore per fargli uccidere Cristo e i suoi seguaci”.
Ma non è tutto. Ad un certo punto viene rivelato che
“Il giovane protagonista è il figlio, quindi significa che deve uccidere suo figlio e che è stato ingannato dagli dei. Alla fine [Maximus] diventa questo guerriero eterno e [il film] finisce con questa scena di guerra di 20 minuti che ripercorre tutte le guerre della storia, fino al Vietnam e cose così ed era scatenata”.
Il titolo scelto da Cave, possiamo considerarlo la ciliegina sulla torta, Christ Killer. A Russell Crowe l’idea non è piaciuta, ma non era uno dei produttori del film, quindi non aveva potere decisionale. Si dice che la decisione di cestinare lo script, sia stata di Ridley Scott, uno dei produttori del sequel. Secondo il Guardian, NME e i Clash, il produttore Scott aveva dichiarato a UGO.com che:
“Abbiamo provato [a lavorare con la sceneggiatura di Cave]. Russell non voleva abbandonarla, ovviamente, perché funzionava molto bene. Quando dico ‘funzionava molto bene’, non mi riferisco al successo. Voglio dire, come un pezzo che funziona molto bene. Narrativamente, funziona brillantemente”.
Cave ha ammesso, parlando con Marc Maron che sapeva che lo script non sarebbe stato mai realizzato. Se volete provare a leggerlo, trovate lo script qui sotto.
L’idea è certamente originale, ed ad essere sincera mi sarebbe piaciuta vederla sul grande schermo. Negli anni questo film sarebbe potuto diventare un cult di serie B. E voi, cosa ne pensate?
Fonte The Playlist, Guardian, NME, Clash