La Svolta Epocale di Xbox One: i videogiocatori contano veramente per Microsoft?

La Svolta Epocale di Xbox One: i videogiocatori contano veramente per Microsoft?

Di Fabrizio Tropeano
Xbox One
Xbox One

Quello che è accaduto in questi giorni rimarrà nella storia dell’industria dei videogiochi, non vi è alcun dubbio. Di cosa stiamo parlando? Dell’incredibile dietrofront effettuato da Microsoft in merito alle restrizioni dell’utilizzo dei giochi usati (e non solo come scopriremo più avanti) sulla nuova console Xbox One. Ma ricostruiamo l’intera vicenda…

Microsoft a distanza di qualche mese da Sony con Playstation 4 presenta la sua nuova console, Xbox One e dopo tante ambiguità, dichiara apertamente che ci saranno limiti evidenti all’utilizzo dei giochi usati, al prestito ad amici e familiari. Forti restrizioni anche alle catene dove si potranno rivendere i giochi che potranno essere solo dei centri autorizzati da Microsoft stessa con una monumentale architettura informatica che ci consentirà di rivendere il gioco soltanto dopo che lo avremo disinstallato dalla nostra console.

A questo limite evidente sull’utilizzo dei nostri giochi aggiungete che saremmo stati costretti a “checkare” la nostra console ogni giorno on line per poter continuare a giocare visto che il sistema centrale vuole controllare se deteniamo ancora i diritti di un gioco ogni 24 ore. Ciliegina sulla torta? Xbox One sarebbe stata anche region locked ovvero su una console europea non sarebbero potuti girare i giochi americani o giapponesi.

Sul web scoppia il pandemonio, qualcosa che si poteva avvicinare ad una vera e propria rivolta. Tranne (pochi) accaniti sostenitori di Microsoft, il feedback alle politiche paventate su Xbox One non piacciono ai videogiocatori. E Microsoft, spinta (forse?) anche da prevendite della console piuttosto fiacche, ha deciso di fare marcia indietro: nessun limite nell’utilizzo/scambio/vendita di giochi usati, nessuna costrizione ad andare on line ogni 24 ore e Xbox One sarà anche region free. Un ribaltamento totale delle posizioni assunte dettate anche dal fatto, ricordiamolo, che Sony non aveva apportato nessuna modifica a Playstation 4 in questi ambiti e che aveva approfittato anche a livello di marketing a marcare la differenza ad esempio con questo video:


Alcune considerazioni da questa vicenda si possono trarre: in primis l’importanza che il consumatore può avere nelle scelte anche delle grandi società. L’idea di Microsoft non è piaciuta ed è stata “punita” e giustamente la multinazionale di Redmond ha rivisto le sue posizioni. La seconda è che la concorrenza risulta essere un aspetto fondamentale. Cosa sarebbe accaduto se non ci fosse stata Sony? Probabilmente i videogiocatori se pur delusi, avrebbero dovuto accettare questa nuova politica sui giochi usati anche se, per fortuna, videogiocare lo si può fare anche su PC, senza dimenticare poi anche Nintendo e la sua Wii-U…

In prospettiva futura, la decisione di Microsoft riapre anche il pronostico su chi vincerà la console war next generation. A questo punto il gap che aveva Microsoft è stato quasi del tutto azzerato: vero che Xbox One costa 100 euro in più di Playstation 4 ma c’è da dire che la prima contiene anche il Kinect mentre la camera eye di PS4 sarà venduta a parte ad un costo di 49 euro. E poi ci sono alcuni mercati, in particolare quello americano e britannico, dove Xbox ha ottenuto la leadership dell’home gaming con la la 360 e Microsoft sicuramente cercherà di mantenere in ogni modo questo dominio.

Insomma, ora i giochi sono più aperti che mai: la speranza è che la concorrenza generi soltanto vantaggi ai noi videogiocatori-consumatori così come è accaduto in questa occasione.

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