Recensioni

Hannibal, il commento alla serie con Mads Mikkelsen

Pubblicato il 14 giugno 2013 di emanuele.r

Hannibal 1x01 Lecter Promo 08

Forse è la serie più attesa della mid-season 2012/13. E l’attesa è stata ampiamente ripagata: Hannibal, la serie NBC sviluppata da Bryan Fuller e ispirata al personaggio dello psicologo cannibale di Thomas Harris, è una delle migliori, forse la migliore, novità dell’annata.

Will Graham è il più talentuoso profiler dell’FBI, le sue grandi doti ed il suo unico modo di pensare gli permettono di entrare nella mente di un killer come nessun altro. Tuttavia, tale abilità e la prolungata empatia iniziano, col passare del tempo, a giocare crudelmente con l’immaginazione dell’uomo, trascinandolo sempre più vicino al baratro, alla sottile linea che divide follia e realtà. Al fine di riportare equilibrio a una mente spesso travagliata come quella di Will, gli viene affiancato l’illustre Dr. Hannibal Lecter, ignorando come qualcosa di terribile si celi nel noto psichiatra. Due menti brillanti, avvezze a studiare quelle altrui iniziano così il proprio gioco.

Hannibal 1x01 Lecter Promo 07

Sviluppato da Fuller, che scrive molti degli episodi tra cui il pilot diretto da David Slade, Hannibal è un thriller psicologico di grande livello che prosegue la strada che il network ha preso nel rinnovo del suo palinsesto in senso qualitativo (se mancano gli ascolti, almeno i premi).

Si apre come un classico thriller con investigatore talentuoso, in cui le prime sequenze servono a mostrarne il talento, ma poi vira, mostra il suo lato malato, la disperazione del protagonista e la morbosità elegante del suo antagonista/complice: l’idea azzeccatissima della serie infatti è quella di raccontare il rapporto tra Lecter e Graham prima del carcere, nel divenire di quella simbiosi malata che renderà grande l’epopea di Harris e film come Manhunter. E questa simbiosi Fuller e soci la descrivono con crescendo malsano sempre più esplicito, senza lasciarsi andare all’orrore più splatter ma senza negarsi mai una dose di cupezza che sorprende in un prodotto per la tv “in chiaro”.

Hannibal 1x01 Lecter Promo 09

E in questo sta la grandezza della serie, nella scelta di toni, regia e messinscena lontanissima dalle convenzioni broadcast: il ritmo rallenta, l’intreccio diviene rarefatto, si riempiono le sensazioni dei personaggi, i loro ritratti sempre più densi, i rapporti sempre più avvincenti. C’è dietro un’idea di regia e di audio-vsivo (per non dire cinema) che in tv non si vede spesso, anche nelle serie maggiori, e che si sublima con l’interpretazione di Mads Mikkelsen (che ha scritto Emmy in ogni gesto): entra in scena a metà episodio, facendosi attendere, in maniera esemplare e cattura lo sguardo e l’attenzione praticamente di continuo, al contrario di Hugh Dancy che recita troppo. Un fenomeno, che fortunatamente non trasforma Hannibal in un one man show, ma ne è solo la ciliegina sulla torta.

Commentate la recensione e restate con Screenweek.