Game of Thrones – D. B. Weiss e David Benioff parlano del futuro dello show

Game of Thrones – D. B. Weiss e David Benioff parlano del futuro dello show

Di Marlen Vazzoler

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La terza stagione di Il trono di spade è finita, qui potete leggere il nostro commento, ed ha già distrutto un record in termini di pirateria. Nelle ultime 24 ore lo show ha ottenuto degli importanti riconoscimenti sia ai Critics’ Choice Television Awards, dove ha vinto a pari merito con Breaking Bad come miglior serie drammatica del 2013, ed ha ricevuto due nomination ai Television Critics Association Awards, sia come programma dell’anno, che come miglior serie drammatica.
L’attenzione è ora posta sulla prossima stagione, la quarta che adatterà la ‘seconda parte’ del terzo libro di George R.R. Martin, Tempesta di spade. Ma se l’adattamento della quarta stagione dovrebbe essere relativamente semplice, in quanto già grosso modo mappato, lo stesso non si può dire per la trasposizione dei due romanzi successivi: Il banchetto dei corvi e Una danza coi draghi, che daranno non pochi grattacapi ai due showrunner D.B. Weiss e David Benioff. Nel quarto libro, considerato il più debole della saga, viene introdotta una lunga lista di nuovi personaggi mentre sono assenti alcuni dei protagonisti più amati come Tyrion, Jon e Daenerys.

“Non penso che vogliamo rispondere specificatamente su quello che terremo e quello che taglieremo, ma comprendiamo il problema. La serie ha già raggiunto un punto in cui ci sono così tanti personaggi, in particolare nella terza stagione, ne stiamo introducendo così tanti che corriamo il rischio di scoppiare mentre cerchiamo di inserire ogni singola sotto-trama e tutti i vari personaggi. E diventa impossibile a livello di bilancio e per ogni episodio, passare nel giro di pochi minuti a 30 personaggi e in diverse location” ha spiegato Benioff.
“Noi non vogliamo arrivare a questo, e riconosciamo che c’è un rischio reale e prenderemo delle misure per non cadere in questa trappola”.

Weiss ha aggiunto

“È arrivato il momento per la negativa crescita demografica”.

Gli scrittori sembrano suggerire che saranno costretti a trarre il materiale sia dal quarto che dal quinto libro, per mantenere una consistenza cronologica. Ma questa necessità mette in luce un altro grande problema, che i fan hanno sottolineato dal momento in cui lo show ha ricevuto il via libera, e che solo adesso la HBO sta cominciano a considerare come una possibile minaccia: il ritmo in cui vengono realizzati i libri, contro quello necessario per fare lo show. A Martin sono voluti sei anni per scrivere il quinto libro, che è stato distribuito nel 2011, adesso sta lavorando al sesto, The Winds of Winter ed ha intenzione di concludere la saga con un settimo, A Dream of Spring, anche se lascia aperta la possibilità per un ottavo:

“Ho una storia da raccontare, il numero di libri è quasi irrilevante. La scriverò in quanti libri saranno necessari. Ne sto progettando ancora sette”.

Il presidente della programmazione della HBO, Michael Lombardo, ha dichiarato:

“Finalmente capisco la paura dei fan – che non avevo compreso un paio di anni fa. Cosa accadrà se lo show raggiungerà i libri? Speriamo e preghiamo che non sia un problema”.

Ma Martin non sembra preoccupato, per come la vede lui i produttori hanno molto materiale su cui lavorare.

“Ho ancora un vantaggio con alcuni libri giganteschi. Se includeranno tutto quello che c’è nei libri, non credo che mi raggiungeranno. Se lo faranno, avremo delle interessanti discussioni”.

E se da una parte Martin ha detto a Weiss e a Benioff il suo piano generale per la storia, ha anche ammesso che non sarebbe contento se lo show sorpassasse i suoi libri. Come possibile soluzione, Martin parla della possibile realizzazione del prequel di Il trono di spade, basato sui libri di Hedge Knight ambientati a Westeros, proponendo uno stratagemma simile a quello adottato dalla Starz per lo show di Spartacus, quando è stato necessario interrompere la storia principale per realizzare il prequel.
Ma per la HBO e i due produttori, allungare la serie potrebbe provocare problemi sia monetari che creativi.

“Non possiamo aspettare troppo tempo a causa dei ragazzi”, spiega Benioff. “La voce di Isaac [Hempstead Wright] sta cambiando. Tutti stanno crescendo. Abbiamo questo cast meraviglioso, ma non abbiamo una quantità infinita di tempo… Non vogliamo diventare uno show che si trattiene troppo a lungo e che cerca di trasformare ogni libro in tre stagioni. Parte di quello che ci piace di questi libri e dello show, è questo senso di slancio e di costruzione verso qualcosa. Se cercassimo di trasformare tutto questo in uno show di 10 stagioni, strangoleremo l’oca d’oro”.

Aggiungiamo le negoziazioni per i contratti del cast, e la volontà di alcuni attori di dedicarsi ad altro, comportando ad un possibile recasting, capiamo le loro motivazioni.
Ci vorrà ancora qualche anno per arrivare alla spinosa situazione sul futuro dello show. Secondo voi Martin riuscirà a far uscire in tempo il sesto libro, oppure lo show raggiungerà i libri?

Fonte EW

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