Il cast del film Il signore degli Anelli, si è praticamente riunito sul set della trilogia di Lo Hobbit, a parte pochissime eccezioni. Una di queste è rappresentata dall’interprete di Aragorn, Viggo Mortensen, che al contrario di molti suoi colleghi non ha avuto il benché minimo interesse nel riprendere il ruolo che gli ha donato la fama a livello mondiale, perché il suo personaggio non appariva nel testo originale.
“Prima che iniziassero le riprese, ancora nel 2008, uno dei produttori ha chiesto se sarei stato interessato [a partecipare ai film]. Ho detto: ‘Lo sai vero, che Aragorn non è ne Lo Hobbit? C’è un intervallo di 60 anni tra i libri”.
L’attore ammette di non aver ancora visto Un viaggio inaspettato ma aggiunge che è interessato dal lavoro fatto da Jackson nella creazione di questo film.
“Sono interessato nel vedere di nuovo quel mondo, e nel vedere quello che Peter Jackson ha fatto, come si è servito dei miglioramenti negli effetti speciali e nelle cineprese e nel diverso modo di girare, che probabilmente migliorerà l’aspetto visivo di questa esperienza, e anche il suono. E sono interessato nel vedere come è riuscito a fare tre film da un volume relativamente sottile… Jackson è una persona intelligente – sono sicuro che ha fatto qualcosa di veramente interessante”.
Il suo soggiorno lavorativo in Nuova Zelanda, dal 1999 al 2003, rimane un importante esperienza professionale e personale per Mortensen.
“Sono tornato di tanto in tanto per visitare gli amici, sia animali che umani. È un bel paese”.
In questi ultimi anni Mortensen ha interpretato tre film sotto la direzione di David Cronenberg, partecipato a quattro film in Spagna e a uno in Argentina, in cui ha lavorato anche come produttore e di cui ha curato la realizzazione dei sottotitoli in lingue inglese. L’attore ha da poco concluso la sua prima sceneggiatura, l’adattamento del libro di Mari Sandoz, The Horse Catcher del 1957, una storia sulla maturità su un giovane indiano americano che deve uccidere per poter essere accettato come uomo, nella tribù Cheyenne.
“È una storia universale – parla della reciproca pressione nell’essere violenti. Potresti trasposorla nel centro di una città e avere invece la pressione del fare uso di droga.
Se riuscirò a mettere insieme i soldi [mi piacerebbe dirigerlo]. Sarà un film difficile da fare. Puoi prepararti, ma bisogna essere anche fortunati” Mortensen ha poi riconsiderato questa osservazione, ed ha aggiunto: “C’è un detto persiano, ‘La fortuna sorride agli efficienti’”.
Speriamo che vada in porto.
L’ultimo film di Mortensen Everybody Has a Plan (titolo originale Todos tenemos un plan), è ncora sprovvisto di una data d’uscita italiana.
Fonte The Guardian