Attenzione, contiene spoiler
Si avvicina il finale della 3^ stagione di Game of Thrones, l’acclamata serie fantasy targata HBO, e permangono i dubbi sulla strategia e la tenuta narrativa di questa stagione. Ma Second Sons è abile a giocare un asso nella manica degli autori, ossia i dialoghi e le atmosfere seducenti, per intessere un episodio che punta tutto sui sottintesi erotici. E che quindi funziona meglio, o in modo differenti, degli ultimi 2.
Ad Approdo del Re, a poche ore dal matrimonio, Tyrion visita la sua promessa sposa Sansa e cerca di alleviare la sua apprensione di fronte alla prospettiva di diventare sua moglie. Al tempio di Baelor, la regina Cersei intimidisce Margaery, raccontandole la storia della Casa Reyne di Castamere e di come suo padre Tywin la distrusse quando si ribellò contro la Casa Lannister. Alla Roccia del Drago, Melisandre è appena tornata dalle Terre dei Fiumi con Gendry. La donna presenta il ragazzo a Stannis, che lo riconosce come uno dei bastardi di Robert. Quando Gendry viene scortato nelle sue stanze, Stannis e Melisandre discutono riguardo il destino del ragazzo. Nelle Terre dei Fiumi, Arya Stark cerca di uccidere il Mastino mentre sta dormendo, ma si ferma quando lui le dice che se non riuscirà a finirlo, lui la massacrerà. All’accampamento fuori Yunkai, Ser Jorah Mormont dice a Daenerys che la città ha assoldato un gruppo di mercenari chiamato Secondi Figli, guidato da un uomo di nome Mero. La khaleesi, allora, incontra Mero e i suoi luogotenenti Prendahl na Ghezn e Daario Naharis. La donna tenta di persuadere Mero a rinnegare il suo accordo con Yunkai e a combattere per lei e gli concede due giorni di tempo per prendere una decisione. Oltre la Barriera, Sam e Gilly continuano il loro viaggio di ritorno verso Castello Nero. Durante la notte si fermano in una capanna abbandonata e seduti attorno al fuoco, cercano un nome per il figlio di Gilly. Quando sentono un gran numero di corvi gracchianti nelle vicinanze, Sam esce dalla capanna e viene subito attaccato da un Estraneo che brama il piccolo neonato.
Scritto dagli showrunner Weiss e Benioff e diretto da Michelle MacLaren, Second Sons continua a mescolare le carte con cui i personaggi cominceranno a giocare il gioco dei troni, ma se è vero che le storie si allungano (e la colpa, che i fan di Martin non se la prendano, è anche dei romanzi) in questo episodio c’è una sostanza che fa piacere e che ha le fattezze curiose della seduzione, rara in una serie che punta più alla brutalità anche sessuale.
Seduzione ovviamente da intendere in senso lato, come quel gioco di avvicinamento e attrazione tra due persone che hanno in mente un fine ben preciso, erotico o bellico, che in questo caso è quasi la stessa cosa. La seduzione timida e goffa che vede impegnati Sansa e Tyrion, col terzo incomodo Shae e l’inopportuno Joffrey subito dietro, costretti a conoscersi e provare a sopportarsi prima e soprattutto dopo il matrimonio, realizzato con una schiettezza di tono che dà il segno della bravura degli scrittori: ovviamente, Tyrion si mostra il signore che è e rinuncia all’impellente, per la sua casata, inseminazione della giovane Stark. Dall’altra parte della casata, ci sono Margaery e Joffrey, ma soprattutto Cersei che non riuscendo a farsi rispettare e ascoltare dal figlio cerca di minacciare la dama Tyrell. E poi c’è il gioco di sguardi e sottintesi tra Daenerys e Daario, ribelle tra i Secondi Figli che uccide i due volgari ex-compagni e si dedica anima, corpo e cuore alla madre dei draghi, portando con sé i suoi 2000 uomini. Sta qui l’equilibrio perfetto tra sessualità e violenza bellica, in quegli sguardi di passione malcelata che segnano entrambi gli incontri tra i due.
D’altronde non è un caso che il personaggio centrale sia Tyrion, “il re del vino e delle tette” come si autodefinisce, la sua lussuria tenuta a freno da un barlume di morale, che lo porta a reagire violentemente all’odioso nipote re e a cercare di rendere il matrimonio una “prigione” un po’ meno insopportabile. Il resto è attesa, e trasferimento verso una resa dei conti: e qui vengono le colpe di un gruppo di autori che fatica a gestire un gran numero di personaggi e storyline e soprattutto a dar loro un taglio narrativo che sia adatto a una grande serie tv e non solo a un adattamento romanzesco. Ma il prossimo sarà il 9° episodio, di solito il capolavoro di stagione. Avrà ragione il promo a farci sperare che non ci sia 2 senza 3?
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