Un po’ Tesoro, mi si sono ristretti i ragazzi per l’idea del rimpicciolimento, un po’ Brisby e il segreto di Nimh per il protagonismo dei piccoli animali del bosco, un po’ tanti altri film per le ambientazioni fantasiose e verdeggianti, Epic – Il mondo segreto, esprime già nel titolo una connotazione e un’identità precise, che ne costituiscono senza dubbio la forza portante. Se c’è una controindicazione nell’ascesa della computer grafica nel mondo dell’animazione, è quella di aver portato con sé un’ansia di distinguersi dai classici a ogni costo, anche quello di perderne alcune delle caratteristiche per cui si sono impressi nella memoria di tante generazioni. Ecco così che è diventato sempre più difficile imbattersi in film animati capaci di recuperare e costruirsi su un immaginario fantasy tradizionale e su un po’ di sano spirito di avventura, piuttosto che andare a cercare la storia o il contesto più inedito e divertente, riempiendolo di riferimenti all’attualità e ai ragazzi di oggi in modo da giocare sul cortocircuito temporale per strappare qualche risata e intrattenimento. Non che ci sia nulla di intrinsecamente sbagliato neppure in questo modo di procedere, ma fa piacere ogni tanto vedere anche un’opera come Epic, che riesce comunque a risultare moderna senza rinunciare al suo spirito fiabesco.
La storia è quella di Mary Katherine, normale adolescente con tanto di pinocchietti, felpa e anfibi, che dopo la morte della madre deve tornare a vivere nella casa paterna con un genitore di cui non conosce nulla, se non l’ossessione maniacale per un mondo minuscolo e velocissimo, secondo lui responsabile del mantenimento dell’ecosistema. Trascurata com’è per via di queste presunte creaturine nascoste nel bosco, Mary Katherine è in piena rotta di collisione col suo strambo papà, almeno fin quando non succede l’impossibile e la ragazza viene catapultata proprio al centro dell’epica lotta di una popolazione in miniatura, che combatte contro l’avanzare delle forze oscure che vorrebbero distruggere la foresta e tutti i suoi piccoli abitanti. Tra colibrì da combattimento, coraggiosi “uomini foglia”, magici boccioli e lumache parlanti, anche la riluttante M.K. dovrà convincersi dell’incanto che pervade la natura e dell’importanza della ricerca apparentemente folle condotta per anni da suo padre.
Epic, insomma, si basa su topos sempreverde (è proprio il caso di dirlo) dei racconti fantastici, e cioè il viaggio di formazione di un ragazza normale trasportata per magia in un mondo parallelo in pericolo, di cui deve apprendere le regole di funzionamento per sopravvivere, salvarlo e possibilmente trovare la via di ritorno verso casa. Certo, anche in questo caso non mancano concessioni al pop contemporaneo: basti pensare che tra i doppiatori originali compaiono Beyoncé Knowles e Steven Tyler, mentre l’immancabile supporto comico alla storia viene fornito dai personaggi delle due lumache, di cui una in particolare caratterizzata con movenze da rapper. Il mix però nel complesso funziona e, soprattutto, permette di riassaporare in piccola parte l’emozione di quelle avventure intrise di immaginazione che facevano da sfondo a un certo filone di film per ragazzi di fine anni ’80. Dal punto di vista grafico non siamo ai livelli di altri titoli, nemmeno degli stessi Blue Sky Studios (Rio, la saga de L’Era Glaciale), ma alla fine le apprezzabili venature classiche e nostalgiche riescono a emergere al di là dei tratti troppo spigolosi di alcuni personaggi, candidandosi a catturare la simpatia non solo dei piccoli di oggi ma anche di quelli di ieri.
Epic uscirà nei cinema nei cinema italiani (anche in versione 3D) il 23 maggio. Per maggiori informazioni potete consultare le nostre News dal Blog. Vi ricordiamo inoltre che qui trovate la pagina facebook italiana del film.