Attualità

Diario da Cannes: Capitolo 3 – Gli inviati italiani sulla Croisiette

Pubblicato il 18 maggio 2013 di Andrea D'Addio

Gli italiani a Cannes sono moltissimi. Va bene che siamo a due passi dal nostro Paese, va bene che è il Festival più importante al mondo e che perderlo se lavori in questo business significa rischiare di bruciarsi tante opportunità, ma il discorso dovrebbe valere per tutti i professionisti di tutte le nazionalità ed invece noi italiani, forse al pari dei tedeschi (che però sono 82 milioni di abitanti), abbiamo una delle rappresentanze più alte dopo logicamente ai francesi che qui sono di casa. Basta farsi una passeggiata per la Croisette per ascoltare ovunque italiano e se proprio si vuole andare a circoscrivere l’analisi sui giornalisti è possibile in pochi click scoprire tutte le testate accreditate.

Ecco allora che, tra i tanti accreditati, si scopre la presenza di inviati di Buscadero, “mensile d’informazione rock” di Gallarate (Varese), di Calabria Ora, di Corriere del Giorno di Puglia e Lucania, di Daily Luxury (“La bellezza è un lusso quotidiano”), di Ditutto.it ( che in “chi siamo” specifica che “non ha una periodicità abituale decisa a priori, gli aggiornamenti sul sito vengono effettuati saltuariamente in orari casuali e variabili”), dell’Eco di Biella e di Il Biellese (che Biella sia gemellata con Cannes?), di Farabolafoto.it (che ha un sito che in questo momento non funziona), di Fotostore, di un fantomatico Geart (di cui a prima vista non si trovano informazioni online) , di Intoscana.it, di Nigrizia, di Notizie in Controluce, di Olycom Spa, di Piacenzasera, di Radio Città Benevento e Radio Flash (ben tre inviati) e di Urania (che non sembra essere la storica rivista di fantascienza Mondadori, ma allora cosa è?) .

Il grande critico Bruno Fornara, ex presidente della Federazione Italiana Cineforum, è accreditato con Rockerilla. Anche Promorski Dnevik, quotidiano in sloveno di base a Trieste, manda la sua reporter mentre gli inviati Rai sono ben 47, ben divisi tra tutte le testate tv, internet e radio: non si bada a spese, in Italia tutti devono sapere cosa succede a Cannes minuto per minuto. La rivista italiana accreditata con il nome più carino però è Il Sassolino, ovvero “Informazione, Cultura e Sport a Sassuolo”.

Insomma, nessuno vuole mancare Cannes, anche al costo di pagare almeno 60 euro per una camera singola ogni giorno, cifra direttamente dal giornalista (pochi media si possono permettere di spesare l’inviato), anche se alla fine ci si ritrova con un accredito giallo (il peggiore all’interno su una scala di cinque) costretti a file interminabili e spesso anche inutili e sotto la pioggia come quest’anno. A Cannes gli italiani ci vogliono sempre e comunque, i sacrifici sono messi in conto. La voglia di respirare questa magica atmosfera e di poter dire, una volta tornati, “io c’ero” o “io questo film l’ho visto mesi fa a Cannes” o “una volta a Cannes sono andato ad una festa che…” o soprattutto, il desiderio di vedere tanto e bun cinema tutto assieme è una molla che spinge ad aggirare qualsiasi ostacolo. E, a vederlo sia da dentro che da fuori, è bello che sia così, è bello che il cinema riesca ancora a creare situazioni del genere. Un giorno, chissà sa, potrebbero tanto mancarci.

QUESTO LINK il capitolo 1 del Diario da Cannes.

A QUESTO LINK il capitolo 2

Anche quest’anno ScreenWeek è al Festival di Cannes per raccontarvi tutto il cinema d’autore e gli eventi della Croisette in diretta: trovate tutta la copertura nella nostraSezione Speciale.