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Cosa c’è di più dolce di una piccola giraffa dagli occhioni dolci ed enormi, accompagnata da un bambino, sperduto come lei, in un incredibile viaggio tra due continenti e due mondi così distanti come la savana africana e la Parigi di inizio XIX secolo? L’accoppiata, specialmente per un film destinato ai più piccoli, è vincente: devono essersene ben accorti Rémi Bezançon e Jean-Christophe Lie, i due autori del tenero Le avventure di Zarafa – Giraffa giramondo, un film che sfrutta i tratti semplici e classici dell’animazione in 2D per raccontare in modo adatto al pubblico dell’infanzia un episodio storico realmente accaduto.
Nel 1826, un servitore del pascià d’Egitto, Hassan, venne infatti inviato in un viaggio dalle coste nordafricane fino alla capitale francese per recare al sovrano Carlo X un prezioso dono, ossia una piccola giraffa destinata all’ancora modesto zoo cittadino, nel tentativo di appianare i rapporti diplomatici con il Paese europeo. Sulla carta un semplice scambio, come tanti ne avvengono nella geopolitica anche attuale, trasformato però dalla fantasia dei due registi in un’avventura quasi magica, con protagonista un bimbo africano di nome Maki, che gli autori hanno immaginato a fianco della sua amica giraffa nel periglioso trasferimento dalla loro casa, in Sudan, fino all’Egitto, e poi ancora attraverso il Mediterraneo, in compagnia di innocui pirati greci, fino ai monti francesi e a una Parigi disegnata un po’ come quella de Gli Aristogatti, con le dovute differenze storiche.
Oltre ai bei disegni, che attirano subito per il richiamo all’animazione classica, Le avventure di Zarafa colpisce soprattutto per la grande quantità di spunti e suggestioni offerti ai più piccoli. Le ambientazioni africane sono ovviamente esotiche e ricche di bellissimi colori, mentre quelle europee ricordano le vecchie illustrazioni e raggiungono un’eleganza ormai difficile da trovare in molti prodotti di animazione delle grandi major in 3D. Nonostante passi per molti personaggi e molti concetti (basti pensare che si accenna anche al sirtaki, al buddismo, alla reincarnazione, ai danni del fumo), il film mantiene inoltre un ritmo molto calmo, con poche essenziali battute e un linguaggio che si rivolge in modo esplicito all’infanzia, cercando di stimolare la naturale curiosità per le altre culture e gli altri mondi.
Gli adulti in sala non troveranno forse le gag scoppiettanti a cui i cartoon in 3D li hanno abituati negli ultimi anni, e forse qualche adolescente potrebbe storcere il naso davanti al ripetersi di alcuni passaggi e alcuni concetti. Ma Le avventure di Zarafa colpisce anche per questo, per la sua voglia di essere un cartone per bambini fiero di essere tale. Un motivo di interesse per tutti è invece il coinvolgimento nel doppiaggio del cantautore Vinicio Capossela, nel film il vecchio saggio che racconta la storia di Maki e della giraffa ai ragazzini di una tribù, che regala al film la sua voce intensa e sognante, dando al proprio personaggio una vera marcia in più. Oltre ad aver composto una divertentissima canzone per i titoli di coda, assolutamente da non perdere.
Le avventure di Zarafa – Giraffa giramondo è da oggi nelle sale italiane distribuito da Good Films. Per saperne di più, vi rimandiamo anche al nostro consueto appuntamento settimanale: speciale Kids: cosa vedere al cinema con i nostri bimbi.