Questa settimana Il Cacciatore di Giganti, l’ultimo film diretto da Bryan Singer, farà il suo ingresso nelle sale italiane. Come molti di voi sapranno la pellicola si ispira al racconto popolare inglese Jack e la pianta di fagioli, proprio come uno dei segmenti che compongono Bongo e i tre avventurieri, il Cult for Kids di questa settimana.

La
Disney, si sa, è sempre stata brava nel raccontare storie, soprattutto se ben radicate nella tradizione culturale o letteraria.
Bongo e i tre avventurieri è sicuramente uno di questi esempi. Si tratta di una piccola opera, realizzata nel 1947 e diretta da
Jack Kinney,
Bill Roberts e
Hamilton Luske, che contiene al suo interno due storie altrettanto piccole, ma indubbiamente affascinanti, introdotte da un presentatore degno delle migliori occasioni: il Grillo Parlante!
La prima storia è quella di Bongo, un orso ammaestrato che lascia il circo in cui vive per rifugiarsi in un bosco. La seconda, appunto, è una reinterpretazione del racconto popolare inglese
Jack e il fagiolo magico, con protagonisti tre delle più grandi icone animate di casa Disney: Topolino, Paperino e Pippo.
Bongo e i tre avventurieri è sicuramente un lungometraggio ben confezionato e impeccabile da qualsiasi punto di vista, che ci presenta, questo nel secondo segmento, un utilizzo dei più famosi personaggi
Disney in una maniera che si potrebbe definire “metacinematografica”, quasi fossero dei semplici attori intenti ad interpretare il ruolo che gli è stato affidato. La prima parte del film, quella dedicata all’orso Bongo, non è certamente da meno. Quasi totalmente muta, se si esclude l’uso della voce fuori campo, riprende alla perfezione le atmosfere del migliore cinema muto.
Vi ricordiamo che su
Amazon.it trovate l’edizione home video di questa pellicola e anche il libro a cui è ispirata.