Durante la lavorazione di X-Men: L’inizio, Bryan Singer ai tempi uno dei produttori del film, aveva fornito una valanga di informazioni sulla pellicola, la trama e i personaggi coinvolti. Ora che è impegnato nella regia del seguito, X-Men: Days of Future Past, il suo atteggiamento è praticamente l’opposto, molti aspetti del film sono tenuti segreti e durante le interviste per la promozione di Il cacciatore di Giganti, ha spiegato il perché.
“Ci sono delle cose che faremo in questo film che non sono state fatte prima negli altri film degli X-Men. Alcune cose che coinvolgono [i viaggi nel tempo], e delle cose riguardanti alcune tecnologie, e alcuni aspetti della fantascienza che non sono stati utilizzati prima d’ora in un film degli X-Men. Vorremmo mantenere qualche sorpresa”.
Il regista ha confermato il possibile utilizzo della motion-capture per alcuni aspetti di DOFP, inoltre metterà a frutto la sua esperienza con le cineprese stereoscopiche nel film di Jack, anche nella nuova pellicola degli X-Men.
“Probabilmente utilizzerò parte della tecnologia per la motion-capture per alcune cose [in Days of Future Past]. E, naturalmente, la tecnologia 3D. Farò delle riprese in stereo nativo sugli X-Men”.
Ma non girerà in 48fps.
“Beh, si deve cogliere l’essenza di queste storie, e se si tenta di realizzare ogni singolo dettaglio presente in questa storia, può essere troppo per un film. Ma se si può afferrare l’essenza di quella storia e di quei personaggi, e poi rendersi conto che è un film e non un fumetto e che ci sono alcuni parametri che sono diversi, [il film] potrà essere ancora soddisfacente per i fan e i non fan”.
Con il ritorno di Singer, verranno ripresi dei temi esplorati soprattutto in X-Men 2, ma sempre presenti nel mondo degli X-Men. Ma questa volta, soprattutto grazie alla presenza dei viaggi nel tempo, queste idee saranno più incentrate sui legami tra il passato e il futuro.
“Questo film parlerà anche del destino, delle scelte che abbiamo fatto, delle persone che eravamo – come le persone che eravamo quando eravamo giovani hanno influito il mondo in cui dobbiamo vivere nel futuro, e che cosa potremmo fare se potessimo tornare indietro e fare dei cambiamenti”.
Dagli anni sessanta di X-Men: L’inizio, con questo nuovo film ci sposteremo alla decade successiva, gli anni settanta, durante il governo di Nixon che apparirà nel film. Il fumetto originale era invece ambientato negli anni ottanta, chissà se e come questo aspetto influenzerà la storia.
Nel seguito verranno inseriti anche degli aspetti fantascientifici, inoltre la parte di Wolverine non sarà un cameo ma qualcosa di più grande che lo vedrà recitare al fianco di molti attori del vecchio cast. Quanto più grande sarà la parte non lo sappiamo. Singer non ha ancora finito il casting dei personaggi che saranno presenti nel film, presumiamo che una parte centrale sarà interpretata dal cast di First Class, ma non sappiamo ancora se Kitty Pride sarà la protagonista del film, come nel fumetto, o quanto sarà ridotta la sua parte.
Infine Singer ha ammesso di non aver avuto ancora il piacere di parlare con il consulente creativo della 20th Century Fox, Mark Millar, di possibili altri spin-off sugli X-Men.
“Penso che stia lavorando con la Fox ad altre cose. Immagino che stiano cercando di trovare una soluzione. Ho i miei pensieri su queste cose. X-Men: L’inizio ne fa parte, questo ne farà parte, ma staremo a vedere. Ma forse io e lui ne discuteremo in futuro. Sono davvero molto concentrato su questo film in questo momento”.
Le riprese di X-Men: Days of Future Past cominceranno il 15 aprile a Montreal e continueranno probabilmente fino a ottobre. Il regista lo ha già definito un grande film,
“Il più grande che abbia mai realizzato”.
X-Men: Days of Future Past uscirà nei cinema americani il 18 luglio del 2014. Per seguire l’intera produzione seguite le news dal blog.
Fonti THR, CinemaBlend, Collider, CS