Fallito l’adattamento cinematografico di The Man from U.N.C.L.E., lo sceneggiatore Scott Z. Burns ha realizzato con Steven Soderbergh il thriller Side Effects, prossimamente in uscita in America. In questi anni lo scrittore ha lavorato a diverse versioni di un remake ad alto budget di 20.000 Leagues under the Sea, con David Fincher alla regia. Il progetto è in attesa del via libera dalla Disney, che sta decidendo quale budget assegnare al film, che verrà basato sull’ultima versione dello script realizzata dallo scrittore Andrew Kevin Walker.
Durante la promozione di Side Effects, Burns ha confessato a Collider di non aver alcuna idea dello stato in cui si trova il progetto ma ha spiegato che la sua versione era una grande re-invenzione della storia originale, con uno sguardo diverso su Nemo.
“Non so [lo stato di 20,000 Leagues], ho visto Sean Bailey al Sundance e so che ho passato un bel momento lavorando con David. Anche in questo caso, si tratta di uno script che ho amato molto, ho amato quel libro e penso che David ed io avevamo ideato una bella versione. So che ad un certo punto ho perso l’incarico e David ha chiesto a Andrew Kevin Walker di provarci, non ho letto la sua versione, ma cavoli il tipo ha scritto Se7en, è uno scrittore straordinario. Sean ha detto che erano davvero contenti dello script. Credo che David stia cercando di capire con quale budget può fare il film. Come appassionato di cinema, anche se non fossi stato coinvolto, mi piacerebbe andare a vedere questo film fatto da David Fincher, sarebbe fantastico”.
Un altro progetto a cui Burns ha lavorato è Dawn of the Planet of the Apes che verrà diretto da Matt Reeves. Lo scrittore ha spiegato che non sa ancora se per le riprese verrà usata la sua versione dello script.
“Non ho idea [se stanno usando il mio script], Rupert Wyatt ed io abbiamo lavorato sulla bozza la scorsa estate, e penso che entrambi eravamo molto entusiasti. È andato alla Fox e sembrava che gli piacesse, volevano un sacco di modifiche e diciamo che si sono detti addio su questi cambiamenti. Poi la gestione è cambiata alla Fox, hanno messo un nuovo direttore, penso che il nuovo direttore volesse un nuovo scrittore e io non so quanto di quello che abbiamo fatto e che io ho scritto, è rimasto. È un po’ straziante, perché ho amato molto quello che stavamo cercando di dire con quel film così spero che qualcosa sia sopravvissuto o che abbiano ideato qualcosa che sia decisamente migliore”.
Lo scrittore Mark Bomback è stato assunto per riscrivere lo script, ma quanto sarà rimasto della versione originale? Nello script di Burns, l’obiettivo era di rendere i personaggi umani molto più interessanti:
“Penso che come molte altre persone coinvolte [nel progetto], provavo le stesse sensazioni, cioè amavo le scimmie, ma ho sentito che i personaggi umani dovevano essere più interessanti ed era un po’ il mio compito quando abbiamo iniziato a parlare di un secondo [film]. Lo amavo, era un mondo davvero divertente dove poter giocare. È davvero straziante quando queste cose ti lasciano e non sei nemmeno sicuro del perché”.
Burns ha infine confermato di aver parlato con Ridley Scott per il possibile sequel di Blade Runner, ma ha aggiunto che non vuole lavorare al progetto a meno che non abbia tra le mani qualcosa di veramente valido che possa giustificare la produzione del film.
“Ne ho parlato con Ridley ad un certo punto, all’interno di una conversazione più grande in cui stavamo cercando di trovare qualcosa da fare insieme perché ho una tale ammirazione per lui. Sono un grande fan di quel film, come chiunque altro […] quindi quello che gli ho detto è stato ‘Cerchiamo di non farlo a meno che non abbiamo qualcosa di incredibile da fare o da dire, perché non voglio toccare questa idea a meno che non sento di avere qualcosa di incredibile con cui contribuire e in questo momento non so cosa potrebbe essere”.
Ma Burns ammette che la discussione potrebbe svilupparsi in un’altra direzione.
“Penso che probabilmente ne parleremo di nuovo di [Blade Runner], ma ancora una volta non sarà specificatamente di quello ma più un discorso su un film di fantascienza che vogliamo fare insieme. Mi auguro che ciò accada, per me non deve proprio trattarsi di Blade Runner. Ho il sospetto che quando riusciremo a farci venire in mente qualcosa, sarà una cosa a sé e non sarà necessariamente legata a quella franchise, perché si tratta di una franchise, di un grande capolavoro”.
Side Effects approderà nelle sale americane l’8 febbraio del 2013; al momento non è stata ancora fissata una data italiana. QUI potete invece trovare la presentazione dell’interessante campagna virale del film.