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Michelle Obama e la sorpresa agli Oscar 2013: il retroscena!

Pubblicato il 25 febbraio 2013 di Leotruman

Una cerimonia inevitabilmente lunga quella Oscar 2013che si è svolta nella notte (QUI i vincitori). Circa 3 ore e mezza per assegnare 24 Oscar più svariati numeri musicali ed esibizioni, con una conduzione briosa e divertente di Seth MacFarlane (nei limiti che la cerimonia poneva) e alcune gustose sorprese.

Senza dubbio il momento più emozionante della serata è stato quando è salito sul palco Jack Nicholson, la leggenda di Hollywood vincitore di tre statuette, per annunciare il vincitore del premio più importante: quello per il Miglior Film dell’anno.

L’attore a sorpresa si è poi girato lasciando la parola a… Michelle Obama, la First Lady degli Stati Uniti d’America che era collegata via satellite in diretta dalla Casa Bianca: dopo aver presentato i nominati, ha poi consegnato l’Oscar ad Argo. Un evento senza precedenti nella storia degli Oscar! L’ex-Presidente Bill Clinton era comparso a sorpresa ai Golden Globes a gennaio, ma gli Obama hanno rilanciato con gli Academy Awards. Ma come è stato possibile tutto ciò?

Tutto pare sia partito dei Weinstein, tanto per cambiare! Ma non si tratta della volpe Harvey, ma di Lily Weinstein, che ne avrebbe accennato l’idea al padre il quale a sua volta ne avrebbe parlato ai produttori dello show e il presidente dell’Academy Hawk Koch. Dopo una riunione segretissima a Washington per organizzare l’evento si è tenuta la scorsa settimana, e Michelle Obama ha poi accettato in maniera definitiva di partecipare allo show. Ecco parte del comunicato stampa rilasciato dalla Casa Bianca:

L’Academy ha chiesto alla First Lady di far parte della cerimonia. Da vera appassionata di cinema, è stato un onore per lei presentare il premio e celebrare artisti che sono di ispirazione a tutti noi, specialmente quelli giovani, con la loro passione, i talenti e la loro immaginazione.”

– L’elenco dei vincitori
– I video delle premiazioni
– Le foto delle star sul red carpet
Le esibizioni più belle

Fonte: Deadline