Il giudice della corte federale della California Margaret Morrow ha chiuso il caso di plagio contro James Cameron e la Lightstorm Entertainment, intentato dall’artista di effetti speciali Gerald Moraski, secondo il quale il regista era colpevole di aver rubato delle sue idee, usate per la realizzazione del film Avatar.
Non si tratta della causa di plagio di cui vi avevamo parlato poco tempo fa, ma di un’altra intentata nel dicembre del 2011, nella quale il querelante affermava di aver presentato al regista, nel 1991, un progetto intitolato Guardians of Eden, che racconta una lotta epica tra delle persone che vogliono soddisfare la propria avidità, perseguendo degli interessi minerari che potrebbero provocare la distruzione del pianeta e una popolazione indigena di una foresta pluviale.
Questa causa, rispetto alle altre, aveva assunto particolare importanza quando è stato provato che il querelante aveva incontrato Cameron e alcuni impiegati della Lightstorm in due incontri avvenuti nel 1991 per discutere il progetto. Un mese dopo, il presidente della Lightstorm, Larry Kasanoff aveva detto a Morawski che la compagnia non avrebbe sviluppato il progetto. Quattro anni dopo Cameron scrisse una lunga bozza per Avatar che consegnò alla 20th Century Fox nel 1996. Nella prima sentenza del giudice del nono circuito Jay Gandhi, era stato stabilito che il querelante aveva diritto al risarcimento del danno per la perdita dei profitti di Avatar.
La sentenza è stata ribaltata grazie alle 45 pagine compilate dai creatori di Avatar, presentate alla Morrow, in cui è stato riportato in dettaglio come il regista ha pensato autonomamente alle idee e ai temi del film, e a degli elementi che saranno inseriti nei prossimi seguiti, sin da quando era ancora un bambino. L’avido dirigente interpretato da Paul Reiser in Aliens, ad esempio, può essere considerato il prototipo dell’esecutivo della compagnia mineraria interpretato da Giovanni Ribisi.
In una sentenza di 33 pagine, dopo aver esaminato il caso per più di un anno, la Morrow ha sentenziato che:
“Esaminando le precedenti opere di Cameron, è evidente come ogni elemento di Avatar che poteva esser stato preso da Guardians of Eden è stato creato autonomamente da Cameron, prima dei suoi incontri con Morawski. [Pertanto] Morawski non può dimostrare di aver subito un danno, causato dalla appropriazione indebita delle sue idee o di avere sostenuto dei costi facendo affidamento sulla promessa degli imputati”.
Cameron ha poi dichiarato:
“È una triste realtà del nostro settore, ogni volta che c’è un film di successo, spunta dal nulla della gente che sostiene che le loro idee sono state usate. Avatar è stato il mio film più personale, tratto da temi e concetti che ho esplorato per decenni. Sono grato che la Corte ha visto attraverso le palesi falsità affermate da Mr. Morawski”.
L’ultima causa di rilievo che Cameron dovrà finire di combattere in corte, coinvolge il querelante Eric Ryder e la causa di plagio nei confronti del romanzo KRZ 2068. Il giudice ha chiesto che il regista esibisca la sceneggiatura del film, mentre Cameron afferma di non aver mai incontrato l’uomo e che Avatar è una sua creazione indipendente.