Cinema Ultime News

Don Jon, la recensione del film con Joseph Gordon-Levitt porno addicted

Pubblicato il 27 novembre 2013 di Andrea D'Addio

Don Jons Addiction Scarlett Johansson Joseph Gordon Levitt - Foto del FIlm

[IN OCCASIONE DELL’USCITA NEI CINEMA, RIPUBBLICHIAMO LA RECENSIONE SCRITTA AL FESTIVAL DI BERLINO]

Joseph Gordon-Levitt è un po’ il golden-boy del cinema statunitense degli ultimi anni. Da quando ha interpretato (500) giorni assieme, ogni cosa che tocca diventa oro, o quasi, e così, dopo quattro cortometraggi da regista, ecco che è arrivata l’occasione per il primo lungometraggio dietro la macchina da presa, oltretutto con una sceneggiatura sempre da lui firmata. E che dire: è un esordio davvero con i fiocchi. Levitt non solo ha voglia di essere originale in fase di scrittura, con una storia di un ragazzo che ama i porno anche più del sesso, ma anche in fase di regia, dove, seppur con uno stile molto dinamico, a metà tra videoclip e scenette da cortometraggio, riesce a fare capire quale sia la sua idea di cinema: abbasso i cliché ed abbasso la noia.

Ecco quindi che il suo Don Jon riesce almeno per un’ora a viaggiare su ritmi e contenuti quasi tabù per il grande cinema a stelle e strisce. Le considerazioni sul piacere del sesso fatte dalla prospettiva maschile sono oneste e non hanno paura di sembrare politically uncorrect. Emerge chiaramente come, nonostante la fama ed il successo (che si presume riguardi anche le donne), Levitt sia un attento osservatore della realtà delle relazioni uomo/donna che lo circondano. Si serve di personaggi e situazioni macchietta (gli amici, la famiglia, la chiesa) per strappare continuamente almeno un sorriso, ma questa sorta di mondo simpaticamente grottesco riesce comunque a risultare credibile abbastanza da dare un senso a tutto il racconto. Peccato che le risate e l’inventiva si esauriscano dopo circa un’ora, lasciando all’ultima mezz’ora finale il compito di andare a parare da una qualche parte che si rivela piuttosto moralista (il vero sesso è con la persona che ami), tradendo di fatto tutto quanto prima mostrato, ma non è un calo di tono abbastanza vistoso da influenzare negativamente il giudizio finale. Levitt ha inoltre il merito di riuscire a trasportare tutta la carica erotica di Scarlett Johansson sullo schermo come mai era stato fatto prima, mentre un po’ banale appare la scelta di affidarsi a Julianne Moore quando deve rappresentare una donna agèe iper emancipata in termini di sesso (la Moore ha già interpretato questo stesso ruolo troppe volte in altri film). Come detto però, ad averne di debutti del genere.

Lunga vita al Joseph Gordon Levitt regista!

Dopo esser stato applaudito a inizio anno al Sundance e al Festival di Berlino, da domani giovedì 28 novembre Don Jon è distribuito anche nelle sale italiane.