Per alcuni spettatori in Italia ma anche in Francia, Germania e in altri paesi europei l’attesa è stata ulteriormente e spiacevolmente allungata. Diversi fan di Peter Jackson che si sono recati ieri in una delle 21 sale che in tutta Italia proiettavano Lo Hobbit: Un viaggio inaspettato nel nuovissimo formato 3D Hfr (quello in altissima definizione a 48 fotogrammi al secondo, il doppio rispetto allo standard normale di 24 fotogrammi) hanno avuti dei disagi, soprattutto per i primi spettacoli.
Il problema è derivato dal fatto che i codici per decripattere i file e attivare le proiezioni del film sono arrivati in ritardo alle sale e quindi alcuni spettacoli sono stati annullati: da quel che scrive il Corriere della Sera ieri sera “solo 12 cinema sui 21 che avevano intenzione di trasmettere Lo Hobbit in 3d Hfr, erano in possesso dei codici”.
Per le proiezioni digitali il procedimento è infatti il seguente: l’esercente della sala cinematografica riceve un hard disk che contiene il file del film, ma il file è criptato e, per poter funzionare e consentire quindi la proiezione del film, ha bisogno di un codice chiamato in gergo “chiave” e in linguaggio tecnico KDM (Key Delivery Message). Fondamentalmente si tratta di un file XML che viene mandato via mail dal distributore agli esercenti: ogni chiave è unica, ossia legata solo ed esclusivamente a quel cinema, a quella sala, a quel server di proiezione digitale. E, in particolar modo per i film ad “alto tasso di pirateria”, il codice viene inviato sempre più a ridosso dell’inizio della prima proiezione con la conseguenza che spesso non si riescono ad effettuare le prove necessarie per verificare che tutto funzioni correttamente e, nel peggiore dei casi, che la proiezione salti.
Per Lo Hobbit: Un viaggio inaspettato , la Warner Bros. aveva affidato il compito di inviare i codici per tutti i cinema e per tutti formati (quindi 2D, 3D a 24 fps e 3D 48 fps) alla società Technicolor: tutto è andato perfettamente, salvo i ritardi per le chiavi del formato 3D 48 fotogrammi per secondo. Come vi abbiamo spiegato sopra, per ogni sala deve essere creato un codice apposta e, se per i formati ormai rodati (2D, 3D a 24 fps) la società non ha avuto intoppi essendo una pratica consueta, per il nuovo formato del 3d a 48 fps, evidentemente, non c’è ancora la stessa esperienza e quindi le tempistiche si sono allungate.
Per cercare di tamponare il problema e accelerare i tempi, la Technicolor ha anche deciso di subappaltare il lavoro di generare le KDM. La speranza è che da oggi non si verifichino più ritardi.
Oggi Lo Hobbit: Un viaggio inaspettato farà il suo ingresso anche nelle sale americane. E lì i cinema che proietteranno in HFR 3D saranno ben 400! Vedremo se anche dall’altra parte dell’Oceano avranno gli stessi problemi di noi in Europa. In tutto il mondo le sale in grado di proiettare nel formato 3D 48 fotogrammi per secondo sono circa 1000.
Volete già andare al cinema questa sera? Ecco l’elenco delle sale italiane che proiettano il film, in 2D, 3D e HFR 3D (QUI il nostro speciale su questo nuovo formato, e l’elenco delle sale che lo proiettano):
• la nostra recensione in anteprima
• il nostro speciale con domande e risposte sul HFR 3D a 48 frames per secondo (il formato tecnologico all’avanguardia a 48 fotogrammi al secondo, il doppio rispetto agli standard normali, con cui è stato girato il film)
Se il primo capitolo della trilogia di Lo Hobbit è uscito ieri 13 dicembre 2012, il secondo episodio Lo Hobbit: La Desolazione di Smaug approderà nei cinema il 13 dicembre 2013 e il terzo The Hobbit: There and Back Again il 18 luglio 2014. Per seguire tutte le novità sul film di Peter Jackson, consultate le nostre news dal blog.