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Le serie tv più attese del 2013

Pubblicato il 31 dicembre 2012 di emanuele.r

Dopo la classifica del meglio e del peggio dell’anno appena trascorso, ecco per voi una lista, più che una top 5, delle serie più attese del prossimo anno. Serie ad alto profilo, con grossi budget, nomi importanti o storie che già hanno colpito l’immaginario, seguendo la moda cinematografica di sequel, prequel e quant’altro. Con un paio di ‘eccezioni.

  • Hannibal (NBC): il progetto non è dei più travolgenti. Raccontare per l’ennesima volta vita, morte (soprattutto) e opere del dottor Lecter non sembra una grande idea. Ma se alla scrittura c’è Bryan Fuller e se il protagonista è addirittura il miglior attore dell’ultimo festival di Cannes, Mads Mikkelsen, affiancato da Gillian Anderson, ci buttiamo a capofitto.
  • Bates Motel (A&E): ancora serial killer, addirittura quello più famoso della storia del cinema. Com’è stata l’adolescenza di Norman Bates e com’era il rapporto con la madre? E’ questo il fulcro della serie che non fa troppo ben presagire, se non fosse che i protagonisti sono Freddie Highmore e Vera Farmiga.
  • S.H.I.E.L.D. (ABC): forse è la serie più attesa dell’anno prossimo. Scritta e diretta dall’autore di The Avengers, Joss Whedon, la serie segue le imprese dell’agenzia segreta che sostiene i Vendicatori, stavolta puntando l’accento non sui supereroi ma sugli agenti. Cast di scrittura splendido e attori non conosciuti ma efficaci. Se segue l’andamento del film, non ci potremo lamentare.
  • House of Cards (Netflix): dovendo scommettere, una delle serie top del prossimo anno. Creata e diretta da David Fincher col supporto del protagonista Kevin Spacey e di Beau Willimon, è un thriller politico ispirato a un’omonima miniserie inglese che fa tremare i polsi. Inoltre è una delle prime produzioni originali del sito leader nel VoD televisivo, quindi potrebbe anche rivoluzionare il concetto di produzione tv. Non vediamo l’ora che arrivi il 1° febbraio.
  • The Americans (FX): tra le molte serie di medio profilo, sembra la più intrigante e ambiziosa. Una storia di spie, di matrimoni finti ma non troppo, di nemici e doppi giochi, ma soprattutto uno sguardo curioso sugli anni ’80 e sulla fine della guerra fredda.

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