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Giornate 2012 – 01, Medusa e il meglio delle altre distribuzioni

Pubblicato il 07 dicembre 2012 di emanuele.r

A chiusura delle Giornate professionali del cinema di Sorrento, facciamo un po’ il punto sulle altre distribuzioni, sulle major italiane, come 01 (ossia Rai) e Medusa, ma anche distribuzioni più piccole o più centrate sul cinema d’autore o meno spettacolare. E possiamo dire che la produzione italiana pare a un punto morto, mentre per il resto si fatica, anche a causa della situazione economica, ma non demorde.

01 Distribution, ovvero la distribuzione di Rai Cinema e non solo, presenta 28 titoli di cui 23 italiani: ma oltre a non aver chiare le date di distribuzione di quasi tutti i suoi film – a differenza dell’estrema precisione e studio che in queste cose si attua nel mondo -, i film presentati sembrano continuare sull’onda della commedia mainstream che ormai attrae sempre meno. Pazze di me di Fausto Brizzi con Francesco Mandelli, Mai stati uniti dei Vanzina, Il principe abusivo di Siani (che pure ha strappato molte risate alla presentazione delle clip), Amiche da morire di Farina. Più interessanti i film drammatici o d’autore, comunque pochi, come Educazione siberiana di Salvatores e buona parte di quelli definiti pending, come Amelio, Virzì, Luchetti. Ma il primo semestre 2013 si annuncia incerto, con l’eccezione di To the Wonder, spostato al 27 giugno.

Medusa: anche peggio, a dimostrare la crisi nerissima in cui versa la società, che ha dimezzato pesantemente le produzioni e annullato le acquisizioni estere, a eccezione per Gambit, il thriller scritto dai Coen con Colin Firth e Cameron Diaz. Quello che so sull’amore arriva il 10 gennaio col titolo di film più stroncato dell’anno in America, Ci vuole un gran fisico è pochissima cosa e su Universitari stendiamo un velo. Si salvano Buongiorno papà di Edoardo Leo, dal 21 marzo, e La grande bellezza di Sorrentino: il resto arriverà tra fine 2013 e il 2014, annunciato per altro in modo confuso e raffazzonato. 2 film di Brizzi, Zalone, il 3° dei Soliti idioti, Genovese e Aldo Giovanni e Giacomo senza titoli, immagini, idee.

Le major del cinema d’autore, Lucky Red e Bim. La prima, prosegue nell’opera di riposizionamento su segmenti medi, avvicinandosi all’horror con Warm Bodies, al comico con Ghost Movie e Scary Movie 5 e i bambini con Asterix e Obelix al servizio di sua maestà. Solo The Master di Anderson e Qualcuno da amare di Kiarostami sembrano seguire la linea della società di Occhipinti, il resto lascia perplessi; più coerente BIM che da A Royal Weekend a Promised Land di Van Sant, da Spring Breakers a Dans la maison, fino a 3 film italiani (Un giorno devi andare, Miele e Tutto parla di te) che paiono i migliori dell’anno sa come equilibrare il tocco d’autore e la ricerca del pubblico, con risultati spesso ottimi.

Le altre: Academy Two prende il testimone da Archibald nella diffusione del cinema d’autore e di culto come Turisti di Wheatley e Post tenebras lux premiato a Cannes; Bolero va sulle stesse coordinate con No di Larraìn punta di diamante; Koch Media si affaccia con un bel listino medio che culmina col Paradiso degli orchi, adattamento del grande romanzo di Pennac, previsto per aprile; M2 si specializza sul cinema popolare e le sfumature indie, come in Noi siamo infinito con Emma Watson, in uscita a gennaio; Moviemax si posiziona come distribuzione subito dietro alle major per quantità e tipologia di materiale, da Anime nella nebbia di Loznitsa (24 gennaio) a Movie 43 (28 febbraio), dall’ottimo Shadow Dancer a marzo a Razzabastarda ad aprile, dall’irresistibile Juan de los muertos a maggio a Riddick, fino a Thrid Person, il film di Paul Haggis girato a Roma; infine Videa convince ma non essendo sicura nelle proprie uscite non si fa giudicare, anche se La bottega dei suicidi di Leconte lo si attende un bel po’.