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Dan Aykroyd parla di Ghostbusters 3 e guarda oltre

Pubblicato il 06 dicembre 2012 di Filippo Magnifico

Dunque, dove eravamo rimasti? Ghostbusters 3, il tanto chiacchierato terzo capitolo delle avventure dei Ghostbusters, sembrava essere arrivato ad un punto di arrivo, o per meglio dire di partenza. I lavori del film erano pronti per cominciare, SENZA la presenza nel cast di Bill Murray, cosa che inevitabilmente aveva diminuito (e di molto) l’attrattiva nei confronti di questo progetto.

L’inizio delle riprese era previsto per l’estate del 2013, ma sappiamo benissimo che quando si parla di questo Ghostbusters le cose non possono mai essere così lisce come sembrano. Infatti pochissimo tempo dopo è arrivata una smentita, che ha nuovamente relegato il film in quel limbo dal quale non sembra in grado di uscire.

A mettere nuova carne sul fuoco ci ha pensato Dan Aykroyd, l’unico che sembra realmente convinto, che durante un’intervista per Esquire ha messo da parte il solito ottimismo, offrendoci un quadro della situazione più realistico:

“A causa della natura mutevole del business cinematografico, mi limiterò a dire che si spera che presto riuscirà a trasformarsi in quella che nel settore è conosciuta come ‘Produzione Numero XP39789’. A quel punto comincerò a noleggiare macchine, prenotare camere d’albergo e pagare gli sceneggiatori. Ma quel punto non è ancora arrivato. Finora il mio lavoro, come quello di Ivan Reitman, è stato completamente gratuito e spero vivamente di riuscire ad ottenere quel numero di produzione e aiutare tutti a rendere concreta questa pellicola, come creatore del concept.”

Aykroyd ha poi aggiunto che se il film dovesse riuscire a vedere la luce, molto probabilmente non sarà l’unico sequel. I suoi piani prevedono infatti un quarto capitolo, all’interno del quale non comparirà come attore, ma come sceneggiatore. L’idea prevede il nuovo team di Acchiappafantasmi alle prese con un vero e proprio viaggio all’inferno:

“Man-hell-ttan e i Ghostbusters all’inferno sarebbero delle idee solide. Ma forse sarebbe meglio farne uno o due prima.”