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Torino 2012 – What Richard Did, la recensione

Pubblicato il 30 novembre 2012 di Filippo Magnifico

Il senso di colpa è il tema portante di What Richard Did, pellicola diretta dall’irlandese Lenny Abrahamson e presentata nella sezione “Torino XXX” dell’edizione 2012 del Torino Film Festival. La storia è quella di un ragazzo come molti (interpretato da Jack Reynor), che diventa suo malgrado protagonista di un tragico evento e che, terrorizzato dalle possibili conseguenze, decide di convivere con un peso che diventa con il passare del tempo insopportabile.

Un dramma che il film riesce ad esprimere alla perfezione, facendoci conoscere il protagonista e, soprattutto, facendoci capire che, nonosante tutto, si tratta di un personaggio positivo. Il messaggio che Lenny Abrahamson vuole mandarci è chiarissimo e prende le distanze da qualsiasi forma di cinismo: le disgrazie capitano e non bisogna essere per forza dei “bad guys” per ritrovarci coinvolti in situazioni che sono più grandi di noi.

A rendere il tutto ci pensa una sceneggiatura, ad opera di Malcolm Campbell, veramente ben scritta, che presenta dei dialoghi e delle situazioni molto naturali e distanti dalla benché minima forzatura. Questa cosa aiuta ad identificarsi con i personaggi, mettendoci al loro stesso livello. Un astuto espediente usato per trascinarci all’interno di questo dramma quotidiano, che potrebbe benissimo far parte dei vari casi di cronaca nera che si leggono sui giornali.

Ottima l’interpretazione del protagonista Jack Reynor, che nel dare vita al suo Richard ci offre ogni lato della sua personalità, mostrandoci una figura reale, con tutti i suoi pregi e difetti. What Richard Did è un film che non punta il dito contro nessuno, che non si nomina giudice e giuria, mettendo così da parte alcuni comportamenti tipici della recente cultura televisiva.