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Torino 2012 – Robot & Frank, la recensione in anteprima

Pubblicato il 28 novembre 2012 di emanuele.r

Il rapporto tra esseri umani e robot si perda nella notte dei tempi cinematografici, fin dal Golem o da Metropolis, perle del muto. L’esordo di Jake Schreier s’inoltra in questa fertile via narrativa e con Robot & Frank, presentato nella sezione Rapporto confidenziale del Festival di Torino 2012, realizza una pregevole commedia senile dai tocchi thriller.

In un futuro prossimo, Frank, ladro in pensione un tempo specializzato in gioiellerie ha superato i settant’anni. I suoi due figli, preoccupati dal fatto che sta perdendo la memoria e l’autosufficienza, decidono di affidarlo alle cure di un robot programmato per migliorare le sue condizioni fisiche e mentali. Dopo un inizio di «convivenza» piuttosto difficile, tra i due nasce un rapporto particolare e proficuo, che vede Frank migliorare notevolmente: l’uomo riguadagna il gusto per le passioni che ha coltivato per tutta la vita. Come quella per il furto. Scritto da Christopher Ford, Robot & Frank è un film di rapina senile o, a seconda dei punti di vista, una commedia malinconico sulla vecchiaia e la memoria.

Ricordando vagamente un film delizioso sul tema robotico come Eva, la pellicola di Schreier racconta il declino fisico e mentale di un uomo,il suo bisogno quasi infantile di compagnia e assistenza, fosse anche morale, attraverso una trama che, tinta nel giallo, gioca con la memoria, con l’evolversi di società che si dimenticano di tutto, mentre cercano di ricordare il più possibile, ma anche con Frank come memoria storica di un passato fatto di libri e carta e il robot, memoria che può incriminare lo stesso anziano.

Ma nella bella sceneggiatura, Robot & Frank diventa anche una tenera storia d’amicizia, in cui le amnesie sono possibilità di ricominciare da capo, in cui il delicato tocco di Schreier esalta la performance – al solito – di un grande Frank Langella coadiuvato da Susan Sarandon, Liv Tyler, James Marsden e da Peter Saarsgard come voce dell’automa. Piccolo film indipendente che può far felici molti appassionati.

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