Tutto quanto di buono c’era in Breaking Dawn: Parte 1, con tutti i difetti di caso (in primis dipendenti dal materiale di partenza, e quindi dal romanzo di Stephenie Meyer) ma nettamente superiore al secondo e terzo episodio, è completamente sparito dall’epilogo della saga di Twilight, il più redditizio franchise per teenager del nuovo millennio.
Il grosso problema di Breaking Dawn Parte II è principalmente uno: non era un film da dividere in due parti perché era la stessa struttura del romanzo a non permetterlo. La prima metà si concludeva con la morte e trasformazione di Bella in vampira, perfetta in questo senso, mentre la seconda non ha abbastanza succo per reggere un’ora e 55 minuti di pellicola!
Non è un caso che la prima ora sia ambientata quasi interamente nella casa dei Cullen, tra noia, partite a scacchi e discorsi che i non-fan faticano a comprendere o semplicemente non ne hanno voglia perché la sceneggiatrice Melissa Rosenberg ha dato troppo per scontato o utilizzato espedienti banali (Edward ogni due per tre anticipa il pensiero degli altri partendo con uno spiegone). La seconda invece preannuncia un epico scontro (ben 18 contro 30!), del quale non possiamo parlarne apertamente per evitare spoiler: vi dico solo che mai si erano viste staccare così tante teste e parti del corpo come pezzi dei Lego, con tanto di “pop” sonoro, ma il colpo di scena è dietro l’angolo.
Il numero di scene assurde di questo secondo capitolo supera ampiamente il totale dell’intera saga, per non parlare del reparto tecnico e degli interpreti. Non sembra nemmeno che le due parti siano state girate insieme: Kristen Stewart e Robert Pattinson ai minimi storici (non ne avevano più voglia, forse erano sul set da troppe settimane…), Taylor Lautner si impegna più che può, ma proprio non ce la fa. Inoltre cercasi disperatamente Bill Condon! Dov’è finito il regista che aveva dato il suo tocco personale alla Parte 1? L’intera pellicola sembra diretta dalla seconda unità, completamente senza stile: gli esterni sono carrellate sempre identiche, le riprese in interno sono degne di un episodio di una comedy multiple-camera. Montaggio a caso, ma soprattutto effetti visivi indecenti! Da una saga che ha incassato 2.5 miliardi di dollari con quattro pellicole ci si aspetta, anche per rispetto nei confronti dei fan e degli spettatori in generale, non ci si può aspettare volti attaccati male in CG, accelerazioni dei movimenti ogni dieci secondi anche nelle scene più banali (probabilmente per non fare durare il film due ore e mezza) ed un livello così scadente dell’intero reparto tecnico.
Noia e pressapochismo, ripeto, sono però il frutto di un grosso errore a monte che ha il sapore dell’imbroglio: Breaking Dawn NON doveva essere diviso in due parti, perché i 220 minuti totali potevano essere condensati tranquillamente in un unico episodio da 140-150 minuti. Le fan ringraziano perché la loro saga preferita è stata prolungata di un anno; tutti gli altri finiti per la quinta volta in sala (più o meno svogliatamente, giusto per vedere come va a finire) subiranno il tiro mancino definitivo.
Attenzione: non solo questa volta ci sono i titoli di testa, che propongono i nomi dell’intero cast, ma anche un doppio epilogo con un finale degno della sigla di Sentieri sulle note di A Thousand Years di Christina Perri: TUTTI gli attori che hanno recitato nella saga, compresi Xavier Samuel e Cam Gigandet (a parte chi si è fatto probabilmente togliere, tipo Bryce Dallas Howard), compaiono in questo struggente video di commiato in color seppia. Lacrime a fiumi per le appassionate, di gioia per tutti gli altri.
In ordine di voto, dall’alto verso il basso: Twilight, Breaking Dawn Part 1, New Moon, Eclipse, e all’ultimo posto Breaking Dawn Part 2 (Voto 4).
L’uscita italiana di The Twilight Saga: Breaking Dawn Parte II è prevista per oggi, 14 novembre 2012. Per tutte le novità sul film potete consultare le nostre News dal Blog.