Skylanders Giants – la perfetta fusione fra il mondo dei giocattoli e quello dei videogiochi
Una cosa è certa, se avessi messo le mani su Skylanders Giants all’età di otto anni, mi sarei sentito in paradiso. Infatti, il nuovo gioco distribuito da Activision Blizzard, per chi fosse all’oscuro della sua precedente versione Skylanders – Spyro Adventures, si presenta come la migliore e perfetta fusione fra il mondo dei giocattoli e quello dei videogames, rendendo ciascuno dei due aspetti fondamentale per il pieno apprezzamento dell’altro.
Il precedente capitolo del gioco aveva un’impianto, rimasto immutato in questa espansione, che partiva da una premessa narrativa per cui gli eroi di Skyland, una terra fantastica popolata da creature di ogni sorta, erano stati trasportati sulla Terra e trasformati in giocattoli da Kaos, il cattivo di turno. Compito del giocatore, coadiuvato da Eon, una specie di divinità guida era, e resta, quello di riportare gli Skylanders nella loro terra di origine all’interno del videogame, utilizzando l’apposito portale fornito nella confezione. Collegando il portale alla nostra console (o al nostro Pc) tramite la porta USB, questo, illuminatosi, permetterà di animare uno dei giocattoli che rappresentano i personaggi del gioco, semplicemente posizionandolo su di esso e facendo apparire il personaggi sullo schermo.
In merito ai giocattoli va sottolineata la cura nella loro modellazione, già gli Skylanders del primo capitolo sono eccezionalmente belli da vedere e da toccare, con un’attenzione spiccata per i dettagli che corredano la statuetta, ancor più sviluppati in questa nuova serie di personaggi, i Giants appunto, che, oltre ad essere tendenzialmente più grandi dei predecessori (ogni Giant è pressappoco il doppio di uno Skylander), hanno una serie di particolari che reagiscono al posizionamento sul portale illuminandosi (gli occhi e la gemma sulla mano di Tree Rex, Giant incluso nello “Starter Pack” sono l’esempio più calzante),e sembreranno realmente prendere vita quando in posizione. Non va sottovalutato, inoltre, il sistema di funzionamento della coppia portale/giocattolo: ogni personaggio, infatti, ha una base dotata di un chip RFID che, oltre a garantirne il riconoscimento da parte del portale, permette di salvare i progressi di gioco direttamente nel giocattolo. Ciò vuol dire che, se volessimo giocare a casa di un amico che ne possieda una copia, anche su una console diversa dalla nostra, sarà sufficiente portarsi dietro il nostro pupazzetto preferito ed esso conterrà tutti i progressi raggiunti fino a quel punto.
Passando invece al videogame, questo si presenta, sostanzialmente, come un gioco di ruolo d’avventura in cui esploreremo le terre di Skyland guidando il nostro personaggio lungo un’avventura decisamente lineare e ampiamente affrontabile da bambini in età scolare. Per quanto riguarda gli elementi da “gioco di ruolo” le meccaniche di crescita del personaggio e l’utilizzo di oggetti che ne migliorano le caratteristiche sono state rese sufficientemente semplici per essere gestite in piena autonomia da un bambino, visti anche i continui tutorial che ci guideranno nel progredire della storia. Giocattoli e videogioco siano perfettamente intrecciati in Skylanders Giants: il gioco, infatti, funziona come un mondo con aree bloccate che si possono aprire solo grazie all’uso di uno specifico personaggio. Gli Skylanders, e i nuovi Giants, sono raggruppati in otto elementi, ognuno dei quali permette l’apertura di specifiche porte o sezioni di gioco, oltre a rendere alcuni personaggi più adatti ad affrontare le relative aree.
Il videogame non resta scevro da alcune lamentele minori, come l’impossibilità di far saltare o correre il nostro eroe nel videogioco, una limitazione che lega molto i movimenti e, se esperita da un giocatore veterano risulta come una grave menomazione, ma che, d’altro canto, comporta una semplificazione dei tasti utilizzati dal gioco perfetta per un bambino. Oggettiva limitazione, ma millimetricamente congegnata dagli sviluppatori, è ovviamente la necessità di possedere vari personaggi per completare interamente il gioco, in modo da poter accedere a tutte le aree bloccate. Certamente applicata come un sistema per spingere i giocatori del titolo ad acquistare più giocattoli, l’idea di permettere l’accesso di alcune sezioni del gioco solo ad alcuni personaggi, è, in realtà, anche parte del divertimento offerto da questo titolo e della sua eccezionalità. Videogioco e giocattoli sono infatti strettamente collegati e, al di là dell’implicito stimolo all’acquisto di ogni singolo personaggio (il cui costo oscilla fra i 10 e i 20 euro), il sistema che li integra è divertente, piacevole e ben sviluppato, permettendo di rimandare l’esplorazione delle aree bloccate a sessioni di gioco successive. Il videogame offre inoltre una modalità “battaglia” in cui è possibile giocare in due contemporaneamente facendo scontrare i nostri personaggi preferiti, modalità da considerare soprattutto per l’utilizzo in famiglia o con gli amici.
Sicuramente un prodotto che avvicina videogioco e collezionismo vista anche l’enorme schiera di personaggi, di cui, a seguire, i nuovi giocattoli Giants e Skylanders:
Skylanders Giants (personaggi giganti):
- Bouncer – Tecnica
- Crusher – Terra
- Tree Rex – Vita
- Hot Head – Fuoco
- Swarm – Aria
- Eye Brawl – Non Morti
- Thumpback – Acqua
- Ninjini – Magia
- Eruptor – Fuoco
- Prism Break – Terra
- Drobot – Tecnica
- Hex – Non Morti
- Shroom Boom – Vita
- Jet Vac – Acqua
- Chill – Acqua
- Pop Fizz – Magia
- Shroom Boom – Vita
- Jet Vac – Aria
- Pop Fizz– Magia
- Fright Rider – Non Morti
- Flashwing – Terra
- Chill – Acqua
- Sprocket – Tecnica
- Hot Dog – Fuoco
