Presentato questa mattina al Festival di Roma 2012 nella sezione Prospettive Italia il secondo lungometraggio diretto da Francesco Amato (Ma che ci faccio qui!). Si tratta di Cosimo e Nicole, pellicola con protagonisti Riccardo Scamarcio, Clara Ponsot e Paolo Sassanelli.
Cosimo è un ragazzo italiano ed è innamorato di Nicole, conosciuta ancora 17enne durante il G8 di Genova. Lei rimane ferita durante gli scontri con la polizia, e lui la salva, o meglio entrambi vengono salvati da Paolo (Sassanelli), un organizzatore di concerti che riesce a farli uscire dalla zona Rossa. Rimangono a lavorare per lui, ma il destino e la loro voglia di indipendenza li porta in Francia per qualche tempo, dove li ritroviamo ad inizio pellicola, protagonisti di una divertente scena ambientata nell’ipermercato dove lavorano con conseguente licenziamento. Decidono di tornare a Genova e da Paolo e tutto prosegue a gonfie vele: la loro intensa storia d’amore, l’amicizia con Paolo e il lavoro nel backstage di importanti concerti, il rispetto reciproco e la perfetta sintonia su ogni cosa. Una tragedia sul lavoro li porterà a mettere in discussione tutto quello in cui credono, compreso l’amore stesso. Accettare quei compromessi dai quali si erano sempre tenuti alla larga inizia lentamente, e poi sempre più ferocemente a logorare il loro rapporto. Questo perché si trattava di una semplice bolla di sapone, destinata a non durare come tutte le passioni travolgenti, oppure perché sono dovuti entrare necessariamente in contatto con realtà e il mondo stesso, dal quale si erano isolati in quanto autosufficienti sotto ogni ambito?
Una storia d’amore non convenzionale, due ragazzi autentici che vivono nel vero senso del termine. Non si limitano a sopravvivere e a cedere alle imposizioni della società, ma siamo ben lontani dal semplice concetto dei vagabondi romantici e il livello di realismo è sempre tangibile. Sono tanti i potenziali passi falsi che Amato poteva mettere in scena e nei quali sarebbero caduti altri autori, a partire dal delicato temo del G8 fino alla costruzione stessa dei personaggi, che non appartengono alla categoria dei “manifestanti con l’iPhone”. Scamarcio (alla sua miglior interpretazione dai tempi di Mine Vaganti) e la Ponsot ben traducono Cosimo e Nicole sullo schermo; prezioso anche Sassanelli nella parte dell’hippie manager, che alla fine si dimostra per l’avido e opportunista che è realmente scegliendo di anteporre i suoi interessi a tutto il resto.
Il vero twist narrativo è però la tragedia che separa Cosimo e Nicole, che li divide proprio perché non riescono a comprendersi e a comprendere l’altro nella sua reazione al dolore e al senso di colpa. Gradualmente la loro storia d’amore si trasforma in una storia di umanità, che accompagna poi lo spettatore verso un finale non scontato.
Francesco Amato ha lavorato anche in televisione, ma dimostra di essere un nome da tenere d’occhio nei prossimi anni. La sua regia è curata, mai banale, così come sono ben studiate le location, scenografie e la colonna sonora. Un autore interessante, che potrebbe regalare in futuro nuovi prodotti interessanti e sfruttabili anche nei mercati esteri e non solo per nostro uso e consumo.
Cosimo e Nicole farà il suo ingresso nelle sale italiane il 29 novembre 2012. Vi ricordiamo inoltre chequi trovate la pagina facebook ufficiale.