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Kathryn Bigelow e Mark Boal sono ancora interessati a realizzare il prequel di Zero Dark Thirty

Pubblicato il 25 novembre 2012 di Marlen Vazzoler

Prima dell’uccisione di Osama Bin Laden ad Abbotabad in Pakistan, la regista Kathryn Bigelow stava lavorando con lo sceneggiatore Mark Boal ad un thiller incentrato sulla caccia al famoso terrorista, tra le montagne dell’Afghanistan e del Pakistan, dopo l’attacco dell’11 settembre. A due mesi dall’inizio delle riprese sul racconto della quasi cattura del dittatore a Tora Bora, nel 2001, il focus del film cambiò dopo la conclusione di una delle più grandi cacce all’uomo della storia. Ma la Bigelow e Boal non hanno scordato il loro progetto iniziale e in un’intervista a EW hanno ammesso che potrebbero tornarci a lavorare, in futuro, magari creando una sorta di prequel a Zero Dark Thirty.

“Si, penso di sì. Perché no? Ma penso che l’ultima cosa [che entrambi] vogliamo fare adesso, sia parlare della realizzazione di un altro film”,

ha spiegato Boal.

“Amo riportare, quindi, [lavorare] su una grande storia per me è davvero emozionante. Ma nessuno vuole buttare via due anni di lavoro”.

Anche la Bigelow ammette che sarebbe interessata a finire il progetto, ma per il momento nessuno dei due ha idea se torneranno a lavorare insieme, e quale sarà il loro prossimo film.

Il destino del ‘prequel’ dipenderà da quanto avrà successo Zero Dark Thirty, un film che fin dalla sua apertura vuole sottolineare quanta importanza è stata data all’accuratezza storica, piuttosto che a ‘scappatoie’ cinematografiche, come l’inserimento di una storia d’amore. La pellicola apre con questa dicitura:

“Basato su resoconti di prima mano, di eventi realmente accaduti”.

Nato come thriller, il prodotto finale è diventato un dramma narrato quasi in tempo reale, basato su interviste a fonti governative che a un certo punto hanno messo in dubbio la sicurezza di parte del materiale classificato sull’intera operazione del Seal Team Six. Boal ha ammesso al NY Times che il suo scopo è stato di non giocare a tira e molla con la storia, ma di raccontare una storia attraverso gli occhi di una persona, ovvero la protagonista Maya, un’agente dei servizi segreti, basato su una persona realmente esistita.

“Quando decidi di raccontare una storia attraverso gli occhi specifici di una persona, determina quello che vedi”.

E mentre Boal cercava di ottenere dalle sue interviste, dettagli ancora non conosciuti dal grande pubblico, che gli permettessero di umanizzare il film, la Bigelow era impegnata a riportare il più fedelmente possibile, quanto scritto da Boal, sul grande schermo:

“Il mio unico obiettivo è stato quello di cercare di portare sullo schermo quello che Mark ha riportato, il più fedelmente possibile”.

Zero Dark Thirty, interpretato da Jason Clarke, Chris Pratt, Mark Strong, Joel Edgerton, uscirà nei cinema americani a dicembre e in Italia l’11 gennaio 2013.

Fonti EW, NY Times, Facebook