Classe 1981 e attore fin da bambino, Joseph Gordon-Levitt lavora nel mondo dello spettacolo, tra cinema e tv, orami da 20 anni ma è solo ultimamente, negli ultimi 2-3 anni, che finalmente l’attore sta avendo il successo che si merita. La notorietà è infatti arrivata con il film Inception (2010) ma prima ancora Joseph si era fatto notare con la commedia romantica 500 giorni insieme (2009) o in Mysterious Skin di Gregg Araki nel 2004.
In quest’ultimo intensissimo anno lo abbiamo visto in 50 e 50 ed Hesher (due ruoli che più lontani non si potrebbe immaginare) e poi in The Dark Knight Rises. Capace di essere molto credibile e convincente in generi e personaggi anche diversissimi se non agli antipodi tra loro Joseph Gordon-Levitt è ormai un nome richiestissimo a Hollywood e lo ritroveremo prossimamente sui nostri schermi a gennaio con ben due pellicole: Lincoln di Steven Spielberg che uscirà in Italia il 24 gennaio e Looper che approderà in sala il 31 dello stesso mese (qui veste i panni di Bruce Willis da giovane).
Se Looper è uscito in America ormai in quel di settembre, Lincoln debutterà invece domani negli States ed è proprio in occasione del lancio promozionale del film che Joseph Gordon-Levitt ha rilasciato questa breve intervista video a Collider che vi proponiamo sotto.
Nel corso di questa video-intervista, Joseph Gordon-Levitt ha raccontato dell’esperienza unica di lavorare con due grandi nomi del cinema come Steven Spielberg e Daniel Day-Lewis, di come si sia divertito a prendere in giro Magic Mike al Saturday Night Live inscenando un sexy spogliarello (qui potete rivedervi il fantastico video) e del suo debutto alla regia con Don Jon’s Addiction.
Come è facile immaginare, Gordon-Levitt ha detto che appena è arrivata la proposta di Spielberg ha subito accettato (“non è stata certo una difficile da prendere!” scherza) e ha poi spiegato come sia stato sorpreso dall’atteggiamento del regista sul set: “Spielberg ha una passione inesauribile, ogni giorno sul set sembrava un bambino: si divertiva sempre e molto. È stato molto eccitante lavorare con uno come lui”.
Quello che ha colpito Gordon-Levitt durante la lavorazione di Lincoln è stato scoprire come anche questo personaggio che nell’immaginario collettivo è considerato quasi un angelo, un uomo molto positivo, avesse in realtà anche degli aspetti oscuri. “Il suo rapporto con il figlio che io interpreto” spiega l’attore “è ad esempio molto strano. Lincoln era un padre assente specialmente quando il mio personaggio era un bambino”. Si è poi passati a parlare di Daniel Day-Lewis: un “attore molto concentrato, sempre immerso nel suo ruolo. Quando gli sei di fianco è quasi come se ti travolgesse con il suo personaggio e rendesse più facile anche per te il tuo lavoro”.
Infine, interrogato sul suo primo film da regista (Don Jon’s Addiction, di cui è anche il protagonista affiancato niente meno che da Scarlett Johansson e Julianne Moore) Gordon-Levitt ha detto di non poter rivelare molto ma che è “davvero molto orgoglioso del suo lavoro”. E alla domanda se il film sarà presentato al prossimo Sundance Film Festival a gennaio (ipotesi mooolto probabile), ha risposto con un bella risata… era un sì? Speriamo!
Vi ricordiamo infine che Lincoln è tratto dal libro Team of Rivals: The Political Genius of Abraham Lincoln di Doris Kearns Goodwin e si concentra proprio sugli ultimi quattro mesi di vita di Lincoln, durante i quali ideò delle strategie politiche per porre fine alla guerra civile e, cosa più importante, cercò di abolire la schiavitù. Come si sa, quella di Lincoln fu un’avventura dal tragico epilogo: il Presidente venne infatti assassinato nell’aprile del 1865 per mano di John Wilkes Booth, un simpatizzante dei confederati. La pellicola esce domani nelle sale americane (dopo che è stato anticipato da un’uscita limited il 9 novembre), mentre in Italia arriverà il 24 gennaio.
Fonte: Collider