Prendete i principali eroi della vostra infanzia e metteteli insieme, in modo tale da formare un super gruppo il cui compito principale è quello di vegliare sulla tranquillità dei più piccoli, minacciata da un’orribile figura meglio conosciuta come Uomo Nero.
Le 5 Leggende (Rise of the Guardians), il lungometraggio animato targato DreamWorks e ispirato ad una serie di libri per bambini scritti da William Joyce, parla appunto di questo e ha come protagonisti Babbo Natale (meglio conosciuto come Nord), il Coniglio Pasquale (noto tra le leggende come Calmoniglio), La Fatina dei Denti (Dentolina), l’Uomo Sabbia (Sandman) e Jack Frost.
Il film sarà presentato domani al Festival di Roma, dove incontreremo il regista Peter Ramsey e il produttore del film Guillermo del Toro, ma la redazione di ScreenWEEK ha avuto il piacere di intervistare in esclusiva, prima di chiunque altro, sia il regista di questa pellicola che William Joyce, autore, illustratore e cineasta americano, che ha realizzato la serie di libri The Guardians of Childhood, a cui questa storia si ispira.
Trovate i video qui sotto, accompagnati dalla trascrizione delle interviste, realizzate dalla giornalista Valentina Martelli. Continuate a rimanere sintonizzati su queste frequenze per nuovi aggiornamenti da Le 5 Leggende.
Questo è un film fantastico, un film che ti riporta a quando eri bambino e che ti dice di non smettere mai di sognare e di sperare, perché se credi davvero in qualcosa, allora accadrà. Anche tu da piccolo avevi un grande sogno, vero?
Sì, io sono nato e cresciuto a Los Angeles, in un quartiere chiamato Crenshaw, che è il tipico quartiere che noi chiamiamo “blue collar”, ovvero la classe operaia: persone di colore, latini… Non proprio ciò che ti aspetti da Hollywood, con le sue palme… E nella mia adolescenza, ormai tanto tempo fa, Hollywood era a una sola fermata di autobus, ma non avrei mai immaginato di lavorarci, un giorno. Anche da piccolo disegnavo delle storie, ma solo molto tempo dopo ho capito che è esattamente quello che si fa quando si crea un film. Quindi per me lavorare nel mondo del cinema è passato dall’essere una cosa che neanche immaginavo a un qualcosa che mi stava accadendo davvero, che ho raggiunto attraverso il duro lavoro e un po’ di fortuna. È anche una delle cose di cui vuole parlare il film: se credi in qualcosa e ti sforzi per farla accadere, puoi far nascere qualcosa di magico.
Tu sei un autodidatta, hai imparato… In molti pensano che per diventare un disegnatore si debba fare chissà cosa, ma tu hai imparato da solo.
Sì, anche se in questo film non sono disegnatore, ma sono stato fortunato ad avere a disposizione una fantastica squadra. Comunque sì, tutto quello che ho imparato sulla direzione l’ho imparato da solo. Per fortuna il fatto di essere molto bravo a disegnare mi ha fatto ottenere un lavoro nel mondo del cinema. Sono diventato un disegnatore di sceneggiature e ho potuto lavorare con registi fantastici. Francis Ford Coppola, David Fincher, Ang Lee… Ron Howard, John Singleton… è stata questa la mia scuola. Mi hanno insegnato tanto, è stato un vero addestramento. Ho imparato come visualizzare le scene sulla base delle pagine di un copione, e come girare film, una lezione che mi è servita molto.
Film in cui devi creare le tue star, vero? Ti siedi, sai di avere in mano una buona storia, ma è anche importante rendere i personaggi delle star.
Hai ragione. Le persone con cui lavoro alla Dreamworks, il direttore della fotografia Patrick Hanenberger, il nostro supervisore degli effetti speciali David Prescott, hanno creato delle immagini incredibili e lavorato ai personaggi con grandissima cura… come Jack Frost, per esempio. Lui è in tutto e per tutto una movie star, su internet è pieno di ragazze che si sono innamorate di lui, e tutto grazie ad anni di duro lavoro spesi a creare il personaggio perfetto per la nostra storia.
Avete anche sviluppato un nuovo software, vero?
Sì, per molti degli effetti del film abbiamo dovuto creare un nuovo software. Uno dei particolari più dettagliati e difficili è stato senz’altro quello delle ombre: nel film la luce colpisce la pelle dei personaggi in modo molto realistico. È una di quelle cose a cui magari non fai caso ma che ti dà sensazioni diverse mentre guardi il film. Ti dà qualcosa in più rispetto a quanto sei abituato e rende la storia un po’ più realistica.
È stato un anno fantastico e interessante per te, pieno di emozioni da febbraio a novembre. Rivediamolo insieme. Partiamo da “The Fantastic Flying Books” fino a “Le 5 leggende”, ripercorrendo questa avventura.
Beh, ho iniziato a lavorare a questo film 4-5 anni fa. E nel mentre ho deciso di lavorare a un cortometraggio. Stavo scrivendo un libro intitolato “The Fantastic Flying Books of Mr. Morris Lessmore”,ho chiesto il permesso di farne una versione animata e hanno accettato. Ho iniziato a lavorare al cortometraggio basato sul libro, ho finito il libro, ho finito il cortometraggio, creato un’applicazione per il cortometraggio… È stato tutto un grande intreccio. Poi siamo stati nominati all’Oscar come miglior cortometraggio d’animazione e lo abbiamo anche vinto! Dopo è uscito il libro ed è stato un successo, così come l’applicazione, e ora sta uscendo quest’altro film, mentre sto scrivendo 4-5 libri sulla serie che usciranno a breve. È stato un anno molto impegnativo! Un anno davvero grande, in tutti i sensi.
Questo significa crederci, che poi è il messaggio di questo film: crederci sempre e comunque.
Sì. Ci sono stati molti momenti in cui mi sono chiesto “Riusciremo a fare questo film?”, “Uscirà proprio come voglio io?”. Spesso passano molti anni prima che un progetto venga confermato, e nel mentre spendi molti soldi, ma c’è un punto in cui il produttore decide: “OK, spenderemo altri soldi per finire il progetto”. E tu devi crederci, per tutto il tempo. Con il cortometraggio “The Fantastic Flying Books of Mr. Morris Lessmore” avevamo abbastanza soldi per farne solo 7 minuti, ma alla fine abbiamo deciso di farlo durare 14 minuti, quindi abbiamo dovuto cercare altri soldi, addirittura ipotecare delle case… Per tutto l’anno siamo rimasti così! Ma abbiamo creduto in noi stessi e alla fine abbiamo avuto ragione.
Già, anche perché il cortometraggio è fantastico, così come il film. E Dreamworks ha speso anche soldi per un software in grado di creare nuovi effetti e di rendere questa storia più realistica. Quanto hai messo di tuo in questa storia?
Sai, ogni volta che lavori a progetti del genere i personaggi sono influenzati da più persone, quindi puoi vedere aspetti di Peter (Ramsey), di Guillermo (del Toro), di Christina (Steinberg)… Puoi vedere ogni sorta di aspetti, tratti della personalità, anche dei disegnatori: sembrerà strano, ma Jack assomiglia molto a mio figlio. Jack Frost. Guillermo ricorda molto North, anche lui è un po’ isterico. C’è anche una parte di me in North. Però non assomiglio alla fatina dei denti! Lei mi ricorda molto mia moglie. È una cosa strana… Nei film metto un po’ della mia vita personale, o di come vorrei che fosse la mia vita o di come vorrei che fosse il mondo, e la cosa bella è che tutti si uniscono per creare qualcosa che possa intrattenere il pubblico per rendere i personaggi belli e realistici. Anche se questi film sono difficili da realizzare, in un certo senso questo è stato facile, perché tutti volevano raccontare la stessa storia. Tutti avevano la stessa idea di intrattenimento in mente. Ora lì dentro c’è una parte di tutti noi, e credo che nell’animazione sia più facile che accada una cosa del genere. Lavori a un progetto per cinque anni insieme a centinaia di persone e diventa una cosa importante, alla fine non puoi dire “il film è di A, B o C”: è una vera e propria collaborazione e diventa una mente unica. In questo caso, una delle menti meno neurotiche a cui abbia lavorato!
Vi ricordiamo inoltre che qui trovate il resoconto del nostro incontro con Jude Law, che nel film doppia il malvagio Pitch.
Le 5 Leggende parteciperà al Festival Internazionale del Film di Roma (qui trovate maggiori informazioni) e uscirà nelle sale italiane giovedì 29 novembre 2012. Per rimanere aggiornati sul progetto non dovete fare altro che andare sulla pagina Facebook ufficiale del film o cliccare Mi Piace sul riquadro sottostante.