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Come Breaking Dawn Parte 2 è riuscito ad evitare il rating R

Pubblicato il 14 novembre 2012 di Marlen Vazzoler

L’ultimo capitolo della saga di Twilight, Breaking Dawn Parte 2, è il più violento della franchise, tanto che inizialmente la Motion Pictures Association of America, l’organo che attribuisce il rating ai film che escono negli Stati Uniti, aveva dato alla pellicola il rating R, secondo il quale i minori di 17 anni non possono assistere alle proiezioni se non accompagnati da un adulto. Una novità per la franchise, visto che tutti gli altri film avevano ottenuto il PG-13.

L’unico film di Twilight che aveva incontrato qualche problema presso l’MPAA era stato The Twilight Saga: Eclipse, diretto da David Slade. Quella volta il problema non erano state le sei decapitazioni presenti nella pellicola, ma la scena in cui Emmett toglie la faccia a un nemico, provocandone lo scoppio della testa, in mille cristalli. Slade ha eliminato la faccia dal film, conquistando così il rating desiderato.

L’ultimo capitolo della saga invece, mostra una grande battaglia finale in cui i Cullen, assieme al loro gruppetto di super vampiri, deve lottare contro i Vulturi e i loro seguaci, come avete visto nei trailer. E quando il regista Bill Condon ha mostrato un primo taglio della pellicola all’MPAA, l’organo ha conferito un provvisorio rating R.

“Certo, in un qualsiasi altro film, ci sono mille modi per uccidere delle persone. In questo, c’è una variazione dello stesso tema. Se si fossero offesi dall’idea delle decapitazioni, non avremmo avuto nessun film”,

ha spiegato Bill Condon in una recente intervista. Questa volta le decapitazioni sono decisamente maggiori rispetto a quelle presenti in Eclipse, ma purtroppo, nell’universo di Stephenie Meyer, questo è l’unico mezzo per uccidere un vampiro.

Così Condon ha scritto una lettera al consiglio, spiegando la necessità di includere queste decapitazioni. A dargli man forte ci hanno pensato sia il presidente della produzione della Summit Entertainment, Eric Feig, che il co-presidente Rob Friedman. A questo punto l’MPAA ha spiegato che il problema risiedeva negli effetti sonori che accompagnavano le decapitazioni.

“La loro nota si riferiva all’intensità accumulata [nella scena]. Alla fine hanno dato dei precisi suggerimenti su come avremmo dovuto abbassare il suono, dello scricchiolio della testa che viene separata dal collo. E lo abbiamo fatto”.

Così il film è riuscito ad ottenere il PG-13 per la ‘presenza di sequenze violente che comprendono immagini inquietanti, un po’ di sensualità e della nudità parziale’.
Oggi The Twilight Saga: Breaking Dawn Parte II è uscito nelle sale italiane. Per tutte le novità sul film potete consultare le nostre News dal Blog, mentre qui potete leggere la nostra recensione.

Fonte LAT, FEARnet