Come si riparte dopo un terremoto, dopo che una catastrofe ha spazzato via tutto il nostro mondo? La catastrofe non è naturale, ma è quello che si chiedono personaggi e fan di Sons of Anarchy, drama motociclistico targato FX giunto alla 5^ stagione, dopo gli incredibili eventi del finale scorso, quelli che hanno portato Jax a capo di SAMCRO e Clay fuori gioco, ferito e malato.
Proprio da lì si parte, dal giorno dopo: Jax e il club devono cercare di chiudere la faida, alimentata dalle bugie per coprire il ferimento di Clay, coi Niners mentre cerca di portare a termine un affare col cartello messicano; il vecchio capo cerca di ripartire nelle pessime condizioni in cui si trova, mentre Gemma, la sua ex-donna, scopre l’interesse per un nuovo uomo; e intanto Pope cerca di scoprire chi ha ucciso la figlia.
Da qui prende le mosse la stagione della ripartenza, come l’ha apostrofata il creatore Kurt Sutter (che scrive la première, facendola dirigere a Paris Barclay), che – giunta in patria a metà annata e ancora inedita in Italia in cui si aspetta anche l’arrivo della 4^ stagione – non lava via il passato con un colpo di spugna, come spesso fanno serie meno belle di questa, ma è attentissimo a rinnovare temi e intrecci annodando però strettissimi fili emotivi a passato.
Così, più che gli intrighi del club e dei suoi membri per intessere relazioni criminali con varie bande criminali, per coprire omicidi e depistaggi, per fortificare spirito e casse di SAMCRO, contano le variabili umane più impazzite che mai: i rapporti tra i vari membri e le forze dell’ordine o i nemici, tenuti segreti ma fondamentali per proteggere o salvare qualcuno (come Bobby, liberato da Parada), la tensione tra Gemma e Tara, l’ex-prima donna del gruppo e la nuova first lady, ma soprattutto il ruolo a un tempo patetico e tragico di Clay, un tempo monarca assoluto ora rottame che non riesce più a stare in sella alla moto e che cerca un contatto umano con la sua donna di un tempo, stringendo un patto segreto in cui giura di non rivelare nulla.
Se Clay, un Ron Perlman più gigante del solito, è il protagonista emotivo dell’inizio della stagione, non mancano però i momenti per duri di cuore, come l’incipit della stagione, con Jax che replica la grafomania del padre prima che i Niners assaltino il loro carico, o meglio ancora Pope che scova Tig e si vendica facendogli vedere la figlia che brucia viva. Una première perfettamente all’altezza della qualità della serie, duro, teso, violento e anche sempre più denso a livello umano, grazie anche ai nuovi personaggi, tra cui si segnala Jimmy Smits, il pappone di lusso Nero Padilla.
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